Saluzzo, Marchesato di-

territorio soggetto anticamente alla signoria dei marchesi di Saluzzo. Venne costituito sotto Manfredo II (1175-1215), andò ingrandendosi fino a raggiungere con Tommaso I (1244-96) confini ben definiti geograficamente dalle Alpi e dai fiumi Stura, Maira e Po, incuneandosi fino a Carmagnola nei possedimenti sabaudi. Fu quello un periodo di ascesa anche per la vitalità dei centri maggiori, in particolare Saluzzo che, dalla seconda metà del sec. XIII, si resse a comune con a capo un podestà che governava a nome dei marchesi, i quali, in particolare Manfredo IV (1296-1334), concessero franchigie e definirono diritti e doveri che regolassero i rapporti tra le due parti. La floridezza del marchesato, ma soprattutto la sua posizione, molto importante strategicamente, finì col tornargli a svantaggio, trovandosi circondato da potenze più forti: da una parte la Francia e in particolare, nei primi secoli, gli Angiò, che dalle contee di Provenza e di Ventimiglia tendevano a valicare le Alpi; dall'altra i Savoia in crescente espansione verso la pianura piemontese. Così compressi, i marchesi non seppero mantenere una linea coerente e chiara, ma secondo le convenienze o le minacce promisero agli opposti pretendenti, alternativamente e persino contemporaneamente, sudditanza parziale e spesso anche totale, provocando contrasti e guerre. Lungo sarebbe seguire tutte le complicate vicende, che ebbero inizio quando Manfredo III, succeduto all'omonimo nonno (1215), riconobbe ai Savoia una certa autorità. Verso il 1334 si accese una delle fasi più tormentate per le lotte interne, provocate dagli eredi di Manfredo IV e continuate sotto Tommaso II (1336-57), il quale chiamò in causa un nuovo contendente, il delfino di Francia, che godeva l'appannaggio del vicino Delfinato. Le sue prestazioni di omaggio coinvolsero persino i Visconti e i marchesi del Monferrato, moltiplicando rivalità e scontri. Altri periodi di conflitti e di instabilità politica furono il principato (1357-96) di Federico II, che giurò ripetutamente fedeltà sia al delfino sia ai Savoia con conseguenze disastrose, e le guerre tra Carlo V e Francesco I, che devastarono il territorio e ne provocarono il passaggio da un aspirante all'altro, finché, morto avvelenato il marchese Gabriele (1548), i comuni, convocati a parlamento a Saluzzo, consegnarono il marchesato a Enrico II, succeduto sul trono di Francia (1547). Nel 1559 dopo il Trattato di Cateau-Cambrésis lo stesso re di Francia fuse il marchesato con il Delfinato. Tale porta aperta verso il loro ducato non poteva essere gradita ai Savoia. Carlo Emanuele I reagì con decisione (1588) e la guerra condotta contro Enrico IV di Francia si concluse con la Pace di Lione (1601) per la quale il marchesato veniva assegnato definitivamente alla monarchia sabauda.

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