Sandemose, Aksel

scrittore norvegese (Nykøbing 1899-Copenaghen 1965). Crebbe in Danimarca e in danese scrisse le prime opere (Racconti dal Labrador, 1923; Peccati di gioventù, 1924; Uomini dell'Atlantico, 1924) fortemente influenzate dalle sue esperienze di marinaio e ambientate fra i pionieri nel Canada. La sua prima opera in norvegese è il romanzo Un marinaio scende a terra (1931), centrato sul personaggio di Espen Arnakke, il ragazzo marinaio protagonista dei suoi romanzi successivi, che conduce una dura lotta per essere accettato fra i suoi compagni e che in un attimo di follia uccide l'uomo che ama e che odia nello stesso tempo. Con Un fuggiasco cancella le sue tracce (1933) Sandemose ricerca nell'infanzia di Espen, nei suoi rapporti coi fratelli e coi genitori le cause dell'omicidio; mentre in C'era una panchina in giardino (1937) rivive l'adolescenza del ragazzo. Seguirono Sandemose racconta (1937) e Racconti d'altri tempi (1940). Nel 1941 Sandemose si trasferì in Svezia, dove scrisse Il mercante di catrame (1945), una delle sue opere migliori e il giallo psicologico Il passato è un sogno (1946). I temi principali di Sandemose trovano ulteriori varianti in L'uomo che si trasformò in lupo (1958), Le mura di Gerico (1960), Il matrimonio di Felicia (1961).

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