Santos Vega

personaggio della letteratura gauchesca argentina. Un gaucho di tal nome, famoso come payador (poeta improvvisatore e chitarrista), esistette forse realmente agli inizi del sec. XIX. Ma già nel 1838, B. Mitre ne iniziava la trasfigurazione poetico-leggendaria, con la vittoria finale del Malo (il diavolo) sull'invitto trovatore della Pampa. Santos Vega riappare poi in almeno una cinquantina di composizioni, popolari e colte, poetiche, narrative e teatrali, in configurazioni varie ma generalmente simboliche (simbolo del bene contro il male, della libertà della Pampa contro la schiavitù del progresso, ecc.), con esiti specialmente notevoli nei poemi di Hilario Ascásubi (Santos Vega o Los mellizos de la Flor, 1850-72, in 64 canti) e di R. Obligado (Santos Vega, 1885-87, in 4 canti), in alcuni racconti di E. Gutiérrez (1880-90) e nel “mistero del Medioevo platense” Santos Vega (1952), in 3 atti e 6 quadri, dell'uruguayano F. Silva Valdés.

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