Sarno (Salerno)

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comune in provincia di Salerno (24 km), 30 m s.m., 39,95 km², 31.059 ab. (sarnesi), patrono: san Michele (8 maggio).

Cittadina posta all'estremità nordorientale della pianura del fiume Sarno. Teatro di sanguinose lotte tra Goti e Bizantini, fece parte del Ducato di Benevento, poi del Principato di Salerno e, dopo la conquista angioina del Regno di Napoli, fu distrutto e saccheggiato. Fu poi feudo degli Orsini, dei conti di Nola, dei Coppola, dei Colonna e dei Medici. Fu devastata dal terremoto del 1980 e, nel 1998, gravemente danneggiata dalla frana alluvionale staccatasi dal pizzo d'Alvano.§ La chiesa tardobarocca dell'Immacolata conserva un bell'altare in marmi policromi. Il Palazzo Municipale (1889), in stile eclettico, ha una maestosa facciata di A. Curri; accanto è la chiesa di San Francesco (sec. XIV), con l'annesso convento. Nella frazione di Episcopio, il soffitto della parrocchiale di San Michele, ultimato nel 1694, custodisce un notevole ciclo di dipinti, di cui tre di Angelo Solimena.§ L'economia si basa sulla produzione e il commercio dei prodotti agricoli (pomodoro san Marzano DOP, ortaggi e frutta). L'industria opera nei settori alimentare (conserviero e lattiero-caseario, con mozzarella di bufala DOP), edile, tessile e dell'abbigliamento. Altre risorse provengono dal turismo escursionistico.§ Nei dintorni sono i resti del castello (sec. VI), un teatro di tipo ellenistico (sec. II a. C.) e il santuario di Santa Maria della Foce (sec. XII, ma molto rimaneggiato in seguito), che conserva affreschi medievali e, nel convento attiguo, ospita il Museo della Valle del Sarno.

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