Saturno (religione)

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Religione

Dio dell'antica Roma (latino Saturnus). È la personificazione divina di un'alterità rispetto alla temporalità del presente, di un'opposizione nei confronti dell'ordine costituito, e, per certi aspetti, del mondo dei viventi. La non attualità di Saturno era confermata dalla tradizione che ne faceva un antico re del Lazio, di molto anteriore alla fondazione di Roma. La sua contrapposizione all'ordine costituito si esprimeva in una contrapposizione culturale a Giove, il dio garante dell'ordine: il tempio di Giove, infatti, occupava la sommità del Campidoglio mentre l'altare di Saturno le falde. Ma soprattutto si esprimeva con la festa dei Saturnali che instaurava una rituale rottura dell'ordine. Quanto “alterità” rispetto ai vivi, Saturno era talvolta identificato con Dite, dio degli inferi, il cui più antico sacrario sorgeva proprio presso l'altare di Saturno. Da questo schema sembra restar fuori la relazione che, secondo autori antichi e moderni, il dio aveva con l'agricoltura, a partire dal nome che deriverebbe dalla stessa radice di satio (semina). Ma è un problema che non concerne tanto Saturno quanto la valutazione del concetto di “agrario” nel sistema culturale romano; al riguardo si ricorda che i detentori del potere, i patrizi, si connotavano in senso “pastorale”, mentre i plebei venivano connotati in senso “agrario”; al che si aggiunga la contrapposizione tra “cittadino” e “contadino”, ancora valida ai nostri giorni. Come dio “agricolo” (ma anche come dio degli inferi) Saturno era connesso con la ricchezza: il suo tempio fu infatti per molto tempo sede dell'erario. Nelle leggende più tarde Saturno venne identificato con il dio greco Crono (greco Krónos).

Iconografia

L'iconografia di Saturno si confonde con quella del greco Crono. Nel tempio del foro romano era raffigurato come un vecchio con la testa coperta dal mantello e la falce nella mano destra. Questa tipologia ritorna in un bronzetto e in alcune sculture dei Musei Vaticani: il dio è seduto, con lunghi capelli, barba folta, espressione severa, mantello tirato sul capo, mano destra con il falcetto abbandonata in grembo. Saturno velato e con la falce compare anche in una pittura pompeiana della Casa dei Dioscuri conservata al Museo Nazionale di Napoli, e il suo volto barbuto è riprodotto su numerose monete romane. In sculture e rilievi provinciali, soprattutto in Africa, Saturno appare assimilato a varie divinità locali.

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