Savèlli (famiglia romana)

una delle grandi famiglie romane che si contesero il potere durante la residenza dei papi ad Avignone (1305-77). L'origine è avvolta nella leggenda che li dice discendenti da Aventino, re degli Albani, alleato di re Latino contro Enea. Dai documenti risulta che i canonici di S. Maria in Trastevere concessero in enfiteusi (1116) il castello di Rignano, che fu dei Savelli, a Pierguidone, fratello di Cencio, da cui forse nacque Aimerico, il primo membro sicuro della famiglia e padre di Cencio, eletto papa col nome di Onorio III (1216-26). Il nipote di questi, Luca (sec. XIII), accrebbe la ricchezza e la potenza del casato; parteggiò per Federico II contro Gregorio IX e fu padre di Giacomo, che divenne il pontefice Onorio IV (1285-87), e di Pandolfo (sec. XIII), che fu podestà di Viterbo (1275), partecipò alle lotte tra Bonifacio VIII e i Colonna e fu senatore. I Savelli godettero di parecchi privilegi e ricoprirono alte cariche ecclesiastiche e militari: furono cardinali e senatori, ebbero il titolo di proconsul Romanorum, si tramandarono la dignità di marescialli di Santa Chiesa e il diritto di custodi del conclave, ressero un tribunale speciale detto Corte Savella. Si divisero nei rami di Ariccia, Albano, Palombara, l'ultimo a estinguersi (1712), e Rignano, originato da Paolo (m. Venezia 1405), capitano al servizio di Carlo III, di Gian Galeazzo Visconti e di Venezia.

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