Saviòli Fontana Castèlli, Ludovico Vittòrio

poeta e storico (Bologna 1729-1804). Allievo dei gesuiti, seguì gli studi di belle lettere, scienze e giurisprudenza. Prese parte attiva alla vita politica cittadina: senatore per titolo ereditario dal 1770, gonfaloniere di giustizia nel 1772, osteggiò dapprima le proposte di riforma moderatamente antiaristocratiche del cardinal I. Boncompagni, ma mutò atteggiamento al tempo della Rivoluzione francese . Fu deputato della Repubblica Cisalpina a Parigi nel 1796 e poi ai Comizi di Lione e al Corpo Legislativo di Milano. Tenne anche dal 1784 la cattedra di storia universale civile all'Università di Bologna, attribuitagli per gli Annali bolognesi dall'anno di Roma 363 al 1274 (1784-95, 3 volumi), opera di compilazione erudita.ù generalmente noto come poeta, apprezzato già dopo le prime prove giovanili, tra cui una traduzione di Ovidio, le caratteristiche proprie della sua poesia sono già precisate ne Il Monte Linceo (1750), un romanzo arcadico in 12 prose e 12 egloghe. Seguì la tragedia Achille (1757) e infine la sua opera più celebrata, gli Amori (una prima parte fu edita nel 1758, mentre l'edizione definitiva si ebbe nel 1765), 24 canzonette, nelle quali la critica ha ravvisato il punto d'incontro tra il classicismo da un lato, l'Arcadia e il rococò dall'altro. Fu modello per i poeti a venire, come V. Monti e l'U. Foscolo degli anni giovanili.

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