Schlöndorff, Volker

regista cinematografico tedesco (Wiesbaden 1939). Esponente di primo piano del nuovo cinema tedesco occidentale, esordì nel 1966 con I turbamenti del giovane Törless, trasposizione rigorosa del romanzo di R. Musil. Dopo Vivi ma non uccidere (1967) e La spietata legge del ribelle (1969) dal Michael Kohlhaas di H. von Kleist, raggiunse l'esito più alto e sobrio con L'improvvisa ricchezza della povera gente di Kombach (1970), un'analisi dello sfruttamento di classe e del conflitto tra sistema “unidimensionale” e coscienza antagonistica di sconcertante attualità. Satirico in La morale di Ruth Halbfass (1971), sul miracolo economico, femminista in Fuoco di paglia (1972), scritto e interpretato dalla moglie M. von Trotta, Schlöndorff ottenne grande successo con Il caso Katharina Blum (1975), dal libro di H. Böll, sulla manipolazione delle coscienze e l'atteggiamento reazionario della stampa tedesca. Seguì Colpo di grazia (1976) da M. Yourcenar, vicenda d'amore e morte, tra rivoluzione e controrivoluzione, ambientata nel 1919 nel Baltico. Partecipò poi al film-documento collettivo Germania in autunno (1978) sul terrorismo, mentre con Il tamburo di latta (1979), dal romanzo di G. Grass, ottenne la Palma d'oro di Cannes e il premio Oscar come miglior film straniero. Dopo due film collettivi: Guerra e pace (1982) e Il candidato (1980), profilo del politico conservatore F. J. Strauss, Schlöndorff ha poi girato, in Libano, L'inganno (1981). Della produzione successiva si ricordano: Un amore di Swann (1984), Morte di un commesso viaggiatore (1985), tratto da A. Miller e Oscar come miglior film straniero, The Voyager (1991) da M. Frisch e The Ogre (L'orco, 1996) da M. Tournier. Nel 1998 dirige Palmetto - Un torbido inganno, nel 2000 Il silenzio dopo lo sparo e nel 2004 Der Neunte Tag. Nel 2014 dirige Diplomacy - Una notte per salvare Parigi.

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