Schuchardt, Hugo

linguista tedesco (Gotha 1842-Graz 1927). Professore nelle università di Halle e di Graz, deciso oppositore del rigido schematismo dei neogrammatici e in particolare della dogmatica formulazione dell'ineccepibilità delle leggi fonetiche, fu uno spirito originale e innovatore. Nella sua opera Der Vokalismus des Vulgärlateins (1866-68; Vocalismo del latino volgare) viene già delineata la “teoria delle onde”, che denota un notevole progresso metodologico rispetto alle precedenti posizioni; in una serie molto interessante di lavori dedicati alle lingue creole e a lingue o domini linguistici contigui (Slawo-deutsches und Slawo-italienisches, 1884) viene affrontata la complessa problematica delle lingue in contatto e degli effetti che ne derivano. Nelle ricerche onomasiologiche è opportunamente posto in evidenza il principio che la storia delle parole non può prescindere da quella degli oggetti designati: nei saggi sulla parentela linguistica è giustamente valorizzato il concetto di “affinità elementare” riferita a elementi lessicali del linguaggio espressivo che non suppongono necessariamente una parentela genealogica. Altre opere: Über die Lautgesetze (1885; Intorno alle leggi fonetiche), Romanisches und Keltisches (1886; Lingue romanze e lingue celtiche), Baskisch und Romanisch (1906; Basco e romanzo).

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