comune del Libero consorzio Comunale di Agrigento (69 km), 60 m s.m., 191,01 km², 39.078 ab. secondo una stima del 2021 (saccenesi), patrono: Madonna del Soccorso (2 febbraio e 15 agosto).

Generalità

Cittadina situata lungo il litorale del canale di Sicilia, aperta a terrazza sul mare e dominata a E dal monte San Calogero; è uno dei maggiori centri della costa sudorientale siciliana.

Storia

Nota fin dall'antichità come località termale e colonizzata dai Greci, ebbe dai Romani il nome Thermae Selinuntinae. Con l'occupazione araba (840) assunse il nome attuale (che deriva dal vocabolo as-saqah, “fenditura”, in riferimento alle numerose caverne del monte San Calogero) e divenne importante centro agricolo e nodo di traffico portuale. Venne conquistata dai Normanni (1087), che la fortificarono dotandola di un primo castello; successivamente, grazie ai privilegi concessi da Federico II d'Aragona (che vi costruì una nuova cinta muraria), divenne città franca. Il vicario Guglielmo Peralta vi fondò nel 1380 un secondo castello, passato agli inizi del Quattrocento ad Artale Luna. Nel Cinquecento la città decadde a causa delle faide tra le famiglie Perollo e Luna, che avevano ottenuto il diritto di presidio dei due castelli; si risollevò in parte due secoli dopo.

Arte

Del castello dei Luna, ristrutturato nel sec. XVI e in gran parte demolito nel 1881, restano le mura esterne e una torre cilindrica. Lo “Steripinto” è un singolare palazzo di stile gotico-catalano costruito all'inizio del sec. XVI. Il duomo (Maria Santissima del Soccorso) fu ricostruito nel 1656; dell'originaria struttura normanna conserva l'esterno delle tre absidi (sec. XII). La chiesa di San Nicolò la Latina risale al sec. XII e ha l'interno a croce latina, con tracce di affreschi bizantineggianti. La chiesa di Santa Margherita, rinnovata nel Cinquecento e oggi chiusa al culto, presenta un pregevole portale gotico-rinascimentale, opera di Francesco Laurana e Pietro de Bonitate. Lo stabilimento termale, costruito in stile liberty fra il 1928 e il 1938, venne successivamente ampliato.

Economia

Le principali attività economiche sono la pesca e l'agricoltura, che produce uva, olive, agrumi e cereali. L'industria è attiva nei settori vitivinicolo (sciacca e menfi DOC), della lavorazione e conservazione del pesce, della ceramica, degli imballaggi (legno e vetroresina) e dei materiali da costruzione. Notevole importanza ha il turismo balneare e termale (acque sulfureo-ipertermali, salsobromoiodiche e alcalino-litiose). È ancora vivo l'artigianato del corallo e della ceramica.

Curiosità e dintorni

Famosi sono i festeggiamenti della settimana di Carnevale, con la sfilata di numerosi e coloratissimi carri allegorici. Poco distante da Sciacca si trova il cosiddetto “Castello incantato”, un uliveto in cui Filippo Bentivegna, artista contadino, ha scolpito nella viva roccia o nella corteccia degli alberi un centinaio di volti. Sulla vetta del monte San Calogero, in una spianata da cui si gode un eccezionale panorama sia verso l'interno sia verso il mare, è il santuario omonimo, che custodisce una statua marmorea (San Calogero) di Giacomo Gagini (sec. XV-XVI).

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