Siccardi, Giusèppe

giurista e uomo politico italiano (Verzuolo, Cuneo, 1802-Torino 1857). Entrato nella magistratura, nel 1840 fu nominato primo ufficiale della cancelleria per gli affari ecclesiastici e nel 1847 presidente di sezione alla Corte di Cassazione. Nel 1849 fu inviato a Portici presso Pio IX per trattare una modifica al vecchio concordato, ma non riuscì a condurre a termine la missione per l'opposizione papale. Fatto senatore e ministro della Giustizia nel gabinetto d'Azeglio nel 1850, fece quindi approvare dal Parlamento tre progetti di legge che portano il suo nome. Costretto alle dimissioni l'anno successivo per non aver voluto acconsentire a una richiesta di epurazione di magistrati prima che divenisse operante la legge che li dichiarava inamovibili, dal 1855 al 1857 fu vicepresidente del Senato.

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