Simon, Jules François Simon Suisse, detto Jules

filosofo e uomo politico francese (Lorient 1814-Parigi 1896). Professore di filosofia alla Sorbona con Victor Cousin (1839), nel 1848 fu eletto deputato della sinistra. Rifiutò il giuramento a Napoleone III (1852) per cui fu costretto a lasciare la cattedra e il seggio parlamentare. Si dedicò allora completamente alla filosofia. Con la caduta dell'impero divenne il capo del Partito repubblicano e resse il dicastero della Pubblica Istruzione (1870-73); cadde per l'opposizione dei cattolici. Nel 1874 assunse la direzione del quotidiano Le Siècle e l'anno successivo fu nominato senatore. Presidente del Consiglio (1876-77), intraprese una campagna di epurazione dei prefetti ma trovò l'ostilità di M. E. Mac Mahon per cui dovette dare le dimissioni. Si batté tuttavia contro il boulangismo e in favore delle libertà civili. Tra le sue opere si ricordano: Étude sur la théodicée de Platon et d'Aristote (1840), La Religion naturelle (1856), La liberté de conscience (1859) e l'opuscolo antiboulangista Souviens-toi du 2 Décembre (1889).

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