Sismondi, Jean Charles Léonard Sismonde de-

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economista e storico svizzero (Ginevra 1773-1842). Educato in Francia, Inghilterra e Italia, Paesi ai quali rimase legato non meno che al Paese natale, è tra le figure che più compiutamente riassumono insieme i fermenti intellettuali e le contraddizioni della cultura europea della prima metà del sec. XIX. Attratto dai problemi economici, il suo primo lavoro di grande impegno fu il Tableau de l'agriculture toscane (1801) cui seguì De la richesse commerciale, ou Principes d'économie politique appliqués à la législation du commerce (1803, 2 volumi). Poco dopo l'interesse per la storia d'Italia fu alla base di una delle sue opere maggiori, la Histoire des républiques italiennes du moyen âge (prima edizione 1807-09, 8 volumi; seconda edizione 1809-18, 16 volumi); dagli stessi interessi e dalla sua amicizia con M.me de Staël e la sua cerchia nacque De la littérature du midi de l'Europe (1813). Partecipò direttamente a Parigi all'esperienza dei Cento Giorni di Napoleone e le speranze di una decisiva evoluzione sociale allora concepite segnarono la sua opera successiva, dall'Examen de la Constitution française (1815) ai Nouveaux principes d'économie politique ou de la richesse dans ses rapports avec la population (1819; Nuovi principi d'economia politica). Scrisse poi gli Études sur les Constitutions des peuples libres (1836, 3 volumi) e gli Études sur l'économie politique (1837-38, 2 volumi) in cui molta parte ebbero le amicizie e i rapporti del Sismondi con i patrioti italiani. Contemporaneamente agli innumerevoli studi minori il Sismondi attendeva alla sua monumentale Histoire des Français (1821-44, 31 volumi); altre sue opere dedicate all'Italia sono Des esperances et des besoins de l'Italie (1832), Histoire de la Renaissance de la liberté en Italie, de ses progrès, de sa décadence et de sa chute (1832, 2 volumi). Notevole successo e influenza, anche se non duratura, ebbe un suo romanzo storico, Julia Severa (1822, 3 volumi). Inedite sono le Recherches sur les constitutions des peuples libres, a cura di M. Minerbi (1965). Importante è l'Epistolario, a cura di C. Pellegrini(1933-1954, 4 volumi), a cui si aggiunge un volume di Lettere inedite a Jessie Allen (Madame de Sismondi), a cura di N. King e R. de Luppé (1975). § Come economista Sismondi fu essenzialmente un antiricardiano, accusando l'economista inglese di essersi occupato più della ricchezza che dell'uomo, e un convinto assertore dell'intervento statale nella sfera economica. Auspicò, a favore dei lavoratori, un sistema di assicurazioni contro la disoccupazione, le malattie e la vecchiaia e combatté tenacemente la legge di Say sostenendo che la causa delle crisi va ricercata nel sottoconsumo originato dai bassi salari e dalla disoccupazione. Il maggiore contributo dato da Sismondi al pensiero economico risiede nell'avere per primo impiegato, consapevolmente e sistematicamente, quel particolare tipo di analisi dinamica, detta periodale, quale strumento di indagine.

Bibliografia

L. De Rosa, G. C. Sismondi e la sua opera, Milano, 1947; M. P. Tanguy, Genèse de l'œuvre de Sismondi, Ginevra, 1977.

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