Solièra

Indice

comune in provincia di Modena (12 km), 28 m s.m., 51,08 km², 15.567 ab. (solieresi), patrono: san Giovanni Battista (24 giugno).

Centro situato nella bassa pianura alla sinistra del fiume Secchia. Di antica origine, appartenne nel sec. IX al monastero benedettino di Pomposa. Conteso a lungo per il suo castello, fu occupato dai Pio di Carpi ma nel 1370 divenne stabile possesso degli Estensi, che nel 1405 lo infeudarono ancora ai Pio e nel 1599 ai Campori.§ La chiesa di San Michele (sec. XII ma rifatta nel XV) conserva un affresco di F. Petrazzani; la torre campanaria è dei sec. XIV-XV. Il castello Campori, restaurato e sede comunale, conserva due massicci torrioni dell'originario edificio quattrocentesco.§ L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, frutta, barbabietole, vigneti DOC, foraggi), l'allevamento (bovini, suini, pollame) e l'industria, attiva nei settori alimentare (caseifici, salumifici), metalmeccanico (presse per l'imballaggio, trituratori, trasportatori), dell'abbigliamento (ricamo a mano), dell'arredamento (mobili, terracotte e ceramiche decorate), del legno (imballaggi), della gomma (guarnizioni), delle materie plastiche, dei materiali da costruzione. È zona di produzione del tradizionale aceto balsamico di Modena.

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