Sonétti (W. Shakespeare)

raccolta di 154 sonetti di W. Shakespeare, pubblicati nel 1609 ma per lo più composti nel decennio precedente, nello schema elisabettiano delle tre quartine seguite da un distico finale. Sono la prova più alta di Shakespeare poeta e uno dei canzonieri più intensi e riusciti del Rinascimento inglese. Dedicati a un misterioso Mr. W. H., si dividono in due gruppi: il primo di 126 sonetti indirizzati al “giovane amico”, il secondo di 28 indirizzati alla “dama bruna”, entrambi amati dal poeta e causa delle sue sofferenze quando intrecciano fra loro una relazione. È questo l'aspetto più singolare e tormentoso del canzoniere, che poi si articola in tutta una serie di motivi: nel primo gruppo, l'invito al matrimonio e la promessa di immortalità, le esaltazioni della passione e le pene della lontananza, la gelosia per l'abbandono e il dolore al vedersi preferito un “poeta rivale”, a cui si aggiungono composizioni contingenti. Nel secondo gruppo predomina il tema dello sdegno per il tradimento e motivi di sprezzante invettiva verso la donna: qui si inseriscono alcuni fra i sonetti che esprimono la stanchezza e il disgusto della carne con indimenticabili accenti di verità umana. A parte la vicenda personale, che ha fatto sbizzarrire i critici e che conferisce ai Sonetti un'intensa carica drammatica, il loro valore sta nella perfetta mescolanza di partecipazione umana ed esercizio letterario, passionalità e manierismi stilistici. Le aperture sorprendenti, la leggiadria degli sviluppi concettuali, gli scatti improvvisi e le chiuse epigrammatiche dimostrano un'incredibile padronanza del mezzo espressivo e sollevano la sonettistica inglese rinascimentale a vertici mai più raggiunti.

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