Sonate

(Sonatas), ciclo di quattro romanzi dello scrittore spagnolo Ramón del Valle-Inclán. Al primo, Sonata de Otoño (1902), che si svolge nella brumosa Galizia, seguirono Sonate d'Estate (Estío, 1903), ambientato nel Messico tropicale, di Primavera (1904), ambientato in Italia, e d'Invierno (1905), nella Navarra dell'ottocentesca guerra carlista. Si tratta dell'autobiografia (immaginaria) di un marchese di Bradomín, vecchio dongiovanni “brutto, cattolico e sentimentale”, cinico – almeno a parole – e decadente, aristocratico e libertino: quello che avrebbe voluto essere (e non fu) l'autore, lettore assiduo, negli anni anteriori, di Barbey d'Aurevilly e di G. D'Annunzio. Modesti, quindi, perché di evidente riporto, i valori narrativi del ciclo; ingenti, invece, quelli stilistici o, più esattamente, calligrafici. Vero monumento di preziosismo verbale e musicale, mosaico di parole rare e di metafore raffinate, il ciclo rappresenta il culmine del decadentismo nella letteratura spagnola.

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