Soutine, Chaïm

pittore francese di origine lituana (Smilovič, Minsk, 1894-Parigi 1943). Compì studi artistici a Minsk e a Vilnius e nel 1911-12 si stabilì a Parigi. Attraverso l'amico Modigliani entrò in contatto con il mercante d'arte Zborowski che gli comprò le prime opere, fornendogli i mezzi per soggiornare prima a Céret e poi a Cagnes (1923) e per dedicarsi con tranquillità al lavoro. In questo periodo un altro famoso collezionista, lo scienziato americano A. C. Barnes, si interessò alla sua opera e gli acquistò numerosi dipinti (Barnes Foundation, Merion, Pennsylvania). Nei paesaggi di questa fase (1919-25), di una costruzione apparentemente insicura, tutta risolta su un gioco di vertiginose diagonali, si rivela, come anche nelle grottesche e dolenti immagini della figura umana (serie dei Pasticcieri, dei Valletti, dei Chierichetti; 1922-30) e così pure nella violenza rutilante delle nature morte, il dramma intimo dell'artista, quel senso tragico della vita che fu comune agli artisti della Scuola di Parigi, nell'ambito della quale l'arte di Soutine rappresenta l'aspetto più aspro e insieme più lirico della visione espressionistica che la caratterizzò. Nell'ultimo periodo di attività, senza rinunciare alla ricca e violenta materia cromatica con la quale aveva febbrilmente sostanziato e superbamente penetrato la figura umana, Soutine volse il suo interesse al paesaggio (Giorno di vento ad Auxerre, 1939, Washington, Phillips Collection; Grande albero, San Paolo del Brasile, Museu de Arte Moderna).

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