Steinbeck, John Ernst

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narratore statunitense (Salinas, California, 1902-New York 1968). Nelle sue opere, ambientate quasi sempre nella natia California, l'impegno sociale e l'intenzione realistica si stemperano sovente in un populismo sentimentalistico e in un romanticismo di fondo. È quanto avviene in alcuni dei suoi romanzi più noti, quali The Pastures of Heaven (1932; I pascoli del cielo), To a God Unknown (1933; Al dio sconosciuto) e persino in The Grapes of Wrath (1939; Furore), che pure resta uno dei suoi risultati più validi: ottenne il premio Pulitzer (1940) e ne fu tratto un bel film con regia di J. Ford (1940). Steinbeck, cui nel 1962 venne conferito il premio Nobel, riesce tuttavia nelle sue pagine migliori a descrivere il rapporto tra l'uomo e la sua terra, a cogliere lo spirito della gente semplice, come i paisanos di Monterey in Tortilla Flat (1935; Pian della Tortilla), trasposto in film nel 1942 col titolo Gente allegra. Raggiunse forse il suo vertice più alto in Of Mice and Men (1937; Uomini e topi; riduzione teatrale dell'autore nello stesso anno, premiata dal Drama Critics Circle Award, e cinematografica nel 1939, con regia di L. Milestone), che riprende con drammatica intensità i temi di Furore: la ricerca di un lavoro stabile e di una vita sicura, la protesta contro lo sfruttamento del povero e dell'irregolare da parte di un sistema sociale retrivo. Corrispondente dall'Italia durante la seconda guerra mondiale, Steinbeck diede voce alle sue sensazioni di orrore e amarezza in una serie di opere che si distaccano dalla tematica consueta, da The Moon Is Down (1942; La luna è tramontata), tra le prime sulla resistenza europea, a Once there Was a War (1958; C'era una volta una guerra), raccolta dei servizi giornalistici dal fronte realizzati nel 1943. Contemporaneamente Steinbeck pubblicava parecchie opere di grande abilità narrativa e di notevole successo, tra cui Cannery Row (1945; Vicolo Cannery), The Pearl (1947; La perla), East of Eden (1952; La valle dell'Eden), adattata per lo schermo da E. Kazan nel 1955, la sceneggiatura del film Viva Zapata! (1952) e The Winter of Our Discontent (1961; L'inverno del nostro scontento). Molto noto in Europa, dove forse fu più apprezzato che in patria, Steinbeck fu tra gli autori che più contribuirono a divulgare la conoscenza della letteratura americana in Italia, nelle traduzioni, tra l'altro, di C. Pavese.

Bibliografia

E. W. Tedlock, C. V. Wicker, Steinbeck and His Critics, Albuquerque, 1957; P. Lisca, The Wide World of John Steinbeck, New Brunswick, 1958; F. W. Watt, John Steinbeck, Londra, 1962; P. Rafroidi, John Steinbeck, Torino, 1965; J. L. Pratt, Steinbeck. A Critical Essay, Grand Rapids (Michigan), 1970; G. Lombardo, Ombre sui pascoli del cielo: utopia e realtà nei romanzi di John Steinbeck, Roma, 1990.

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