Stevens, George

regista cinematografico statunitense (Oakland, California, 1904-Lancaster, California, 1975). Dopo un lungo tirocinio di gagman per comiche di H. Roach, negli anni Trenta del XX sec. passò alla regia, affermandosi nella commedia intimista Alice Adams (1935; Primo amore), in quella in costume Quality Street (1937; Dolce inganno), nel musical Swing Time (1936; Follie d'inverno) e nella sophisticated comedy Vivacious Lady (1938; Una donna vivace), genere che coltivò ancora in Woman of the Year ( 1942; La donna del giorno) e The More the Merrier (1943; Molta brigata vita beata). Buon tecnico, sostanzialmente eclettico, nel dopoguerra si conquistò una posizione di indipendenza quale produttore dei propri film: mirò al grande successo di pubblico e lo ottenne (A Place in the Sun, Un posto al sole, 1951; Shane, Il cavaliere della valle solitaria, 1953; Giant, Il gigante, 1956; The Diary of Anna Frank, Il diario di Anna Frank, 1958) convincendo anche la critica, soprattutto negli USA. Subito però uno smacco con il colossal religioso The Greatest Story Ever Told (1964; La più grande storia mai raccontata), tornò alla commedia a due personaggi con The Only Game in Town (1969; L'unico gioco in città).

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