Stigliani, Tommaso

poeta e critico italiano (Matera 1573-Roma 1651). Di famiglia poverissima, si recò a Napoli, dove conobbe G. B. Marino; fu poi a Milano, dove pubblicò il poemetto pastorale Polifemo (1600), a Venezia, dove uscirono le sue Rime (1601), e infine a Parma, presso Ranuccio Farnese. Divenuto acerrimo avversario di Marino, i cui seguaci lo sottoposero a vere e proprie persecuzioni, diede inizio con il libello Dell'occhiale (1627) alla polemica sull'Adone: rifacendosi al regolismo aristotelico e al bembismo linguistico, Stigliani mise in luce acutamente la povertà tematica e lo stile “poetastrico” del capolavoro del Marino. Nel Canzoniero (1605 e 1623) Stigliani contrappone alla scuola marinistica il ritorno a F. Petrarca; ma il suo petrarchismo risente troppo del concettismo e del gusto dell'acutezza propri del barocco per costituire un'alternativa alla poesia mariniana. Stigliani pubblicò inoltre in due riprese (1617 e 1628) Il mondo nuovo, in cui il viaggio di C. Colombo è narrato sotto il duplice profilo dell'impresa eroica e della trama avventurosa, intrecciando il meraviglioso con il romanzesco.

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