Suarès, André

pseudonimo dello scrittore francese Félix-André-Yves Scantrel (Vallon-de-l'Oriol, Marsiglia, 1868-Saint-Maur-des-Fossés, Parigi, 1948). Elaborò in altera solitudine un'opera varia, improntata a concezioni filosofiche idealistiche e romantiche di rifiuto del mondo contemporaneo e della mediocrità in nome del culto del superuomo e della grandezza del passato classico e rinascimentale. Scrisse poemi (Marsilho, 1933; Rêves de l'ombre, 1937), drammi in versi (Cressida, 1914), saggi morali e diari di viaggio (Sur la vie, 1909-13; Le voyage du condottiere, 1910-32; Vues sur l'Europe, 1939), ritratti di grandi uomini: Wagner (1899), Ibsen (1908), Debussy (1922), Trois grands vivants: Cervantes, Tolstoï, Baudelaire (1937). Notevole è il carteggio con P. Claudel (Correspondance, 1904-1938; postumo, 1951).

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