Swammerdam, Jan

naturalista e zoologo olandese (Amsterdam 1637-1680). Dal padre farmacista e collezionista di curiosità naturali apprese l'amore per la natura. A Leida, con F. de la Boë, studiò medicina e anatomia, fu anche a Parigi dove conobbe M. Thévenot. Assai abile nel preparare e conservare animaletti, anche grazie alla sua preziosa esperienza di dissettore, si applicò allo studio dell'anatomia e della biologia degli insetti di cui arrivò a fornire una sistematica molto vicina a quella moderna, basata sul loro sviluppo. Nel 1669 pubblicò un Trattato generale degli animali privi di sangue; poi, in seguito a febbri malariche, fu colpito da squilibrio mentale e invaso da fanatismo religioso. Riuscì tuttavia a raccogliere una quantità di osservazioni e a disegnare con rara precisione tavole ricche di minuti particolari. Nel 1675 pubblicò ancora l'Ephemerae vita, ma lasciò gran parte dei suoi scritti inediti e anzi tentò di distruggerli. Parte dei suoi manoscritti, che aveva donato a Thévenot, furono pubblicati postumi (1737-38) da H. Boerhaave col titolo Biblia naturae; in questo trattato sono scrupolosamente descritte numerose specie di insetti e crostacei nonché, a riprova delle sue ottime capacità d'osservazione, varie specie vegetali. Ritenuto uno dei fondatori dell'entomologia e uno dei migliori microscopisti della sua epoca, fu lui, inoltre, a dimostrare che i muscoli, contraendosi, non modificano il loro volume, ma solo la forma.

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