TCP-IP

acronimo dell'inglese Transmission Control Protocol-Internet Protocol (protocollo di controllo della trasmissione-protocollo di interconnessione), protocollo di comunicazione inizialmente sviluppato dal Dipartimento della difesa statunitense per le proprie reti geografiche e successivamente diventato uno standard nell'interconnessione tra reti. Il protocollo TCP-IP è composto da due parti distinte che svolgono funzioni differenti. Il protocollo IP ha il compito di trasferire le unità dati (pacchetti) in cui viene suddiviso il messaggio attraverso una o più reti tra loro interconnesse, effettuando le operazioni di indirizzamento, instradamento, frammentazione e riassemblaggio dei pacchetti; il meccanismo di trasferimento è del tipo “non orientato alla connessione”, avviene cioè sulla base dell'indirizzo contenuto all'interno del pacchetto stesso e non tramite un circuito fisico o logico tra mittente e destinatario. Ciò è reso possibile dall'utilizzo nelle reti IP di un indirizzamento universale, mediante il quale ogni host connesso alle reti è individuato da un indirizzo univoco. Il protocollo TCP, invece, è stato progettato per integrare le prestazioni di rete fornite dal protocollo IP: esso garantisce che i pacchetti siano effettivamente consegnati al destinatario della comunicazione. Fornisce infatti una modalità di trasporto “orientata alla connessione” che prevede fasi di instaurazione, di gestione e di abbattimento della comunicazione tra le entità di pari livello ai due estremi del collegamento. Il TCP riceve i dati da trasmettere e li passa al modulo IP, che si preoccupa della trasmissione sulla rete dei singoli pacchetti; il TCP verifica poi che i pacchetti IP siano stati trasferiti correttamente e abbiano raggiunto la destinazione. In caso di mancata consegna di un pacchetto, il TCP mette in atto le procedure di ritrasmissione per recuperarlo.

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