Tamaro, Attìlio

storico e diplomatico italiano (Trieste 1884-Roma 1956). Fervente irredentista, prese parte (1903-06) ai moti studenteschi per la creazione dell'Università italiana di Trieste e per tale motivo fu arrestato e incarcerato a Innsbruck (1904). Entrato a far parte del movimento nazionalista, fu volontario nella guerra 1915-18 e, dopo la fusione del nazionalismo col fascismo, fu nominato console generale ad Amburgo (1928) e successivamente ministro plenipotenziario a Helsinki (1929) e a Berna (1935). Lasciò la carriera nel 1944. Tra le sue opere storiche, tutte impregnate di irredentismo, meritano particolare menzione: Italiani e Slavi nell'Adriatico (1915), La Vénétie Julienne et la Dalmate (2 vol., 1918), Storia di Trieste (2 vol., 1924), Due anni di storia: 1943-1945 (2 vol., 1947), La condanna dell'Italia dopo il trattato di pace (1952), Vent'anni di storia: 1922-1943 (1953).

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