Tarquìnio il Supèrbo

(latino Lucíus Tarquinius Superbus). Settimo e ultimo re di Roma (dal 534 al 510 a. C. secondo la tradizione). Succeduto al suocero Servio Tullio, da lui stesso ucciso, perseguì una politica di espansione nel Lazio, dove riuscì a imporre la supremazia romana dal Massiccio Albano ad Anzio. Durante il suo regno Roma, la cui popolazione era in continuo aumento, divenne un vivace centro di traffici assumendo la fisionomia di una vera e propria città, mentre nuovi fermenti di cultura, di pensiero e di religione si sviluppavano sotto l'influsso del vicino mondo etrusco. Queste trasformazioni, come pure l'attiva politica di espansione territoriale, suscitarono l'opposizione degli esponenti del patriziato i quali, traendo pretesto da alcuni atti di prepotenza compiuti anche dai familiari del re, in particolare l'affronto del figlio Sesto a Lucrezia, approfittarono della sua assenza mentre era impegnato a combattere contro Ardea, per sopprimere la monarchia e instaurare un regime repubblicano. Tarquinio tentò più volte di tornare a Roma (una volta forse anche con l'aiuto del re etrusco Porsenna), ma inutilmente.

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