Testaménto, Il-

(Le Testament). Poema di F. Villon, composto nel 1461, dopo l'uscita dalla prigione di Meung. Il poeta vi riprende il tema del Lais (detto anche Petit Testament) e cioè la formula poetica e parodistica dei “lasciti”, con spirito assolutamente diverso. Accanto ai doni materiali immaginari elargiti ad amici e nemici, Villon lascia ballate e composizioni intense, di alto valore morale, in una naturale compenetrazione di scherzo e devozione che rispecchia la sua contraddittoria vicenda umana. Rompendo la monotonia degli ottonari, queste composizioni sono altrettante amare meditazioni: la fuga del tempo e la morte nella Ballade des dames du temps jadis (Ballata delle dame del tempo che fu) e nella Ballade de la belle Heaumière aux filles de joie (Ballata della bella Heaumière alle ragazze di vita); la devozione alla Vergine nella Ballade pour prier Notre-Dame dedicata alla madre; l'evocazione dei suoi compagni malfattori e la lode dei luoghi malfamati nella Ballade de la grosse Margot. Temi consueti della lirica medievale assurgono a un'ineguagliata grandezza poetica, grazie alla libertà e sincerità dell'ispirazione.

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