Tieck, Ludwig

scrittore tedesco (Berlino 1773-1853). Studiò a Halle e a Gottinga e nel 1795 collaborò con F. Nicolai a Berlino. Nel 1799 costituì il circolo romantico di Jena con Novalis, gli Schlegel, Schelling e Fichte ed entrò in rapporto con Goethe e Schiller. Dal 1819 visse a Dresda, dove fu regista del teatro di corte, sinché nel 1841 fu chiamato alla corte di Berlino con la carica di consigliere e intendente di teatro. È una delle figure di maggior rilievo del romanticismo di Jena, tipico rappresentante di quell'incapacità di conciliare mondo fantastico e realtà e di dare forma esteticamente coerente a un'irrequieta ispirazione poetica, propria di molti romantici. Oltre che editore delle opere di Kleist, J. M. R. Lenz, Novalis, di testi popolari, dei canti del Minnesang svevo (1803), fu geniale traduttore (coadiuvato dalla figlia Dorothea, da W. Graf Baudissin e da A. W. Schlegel) del teatro di Shakespeare (1825-33) e del Don Chisciotte di Cervantes (1799-1804). Importanti sono anche i suoi carteggi con personaggi di rilievo dell'epoca, in particolare coi fratelli Schlegel. Dal successo di Phantasien über die Kunst (Fantasie sull'arte), composte insieme con Wackenroder (ma pubblicate solo nel 1799) e teorizzanti l'unità romantica di arte e vita, Tieck passa alla narrativa con dei racconti e col romanzo epistolare William Lovell (1795-96), vicenda di un giovane intellettuale il cui deluso idealismo si converte in radicale cinismo: si ha qui non la poetizzazione del mondo che richiedeva Novalis, ma la distruzione del medesimo. A Lovell si contrappone tuttavia, con manifesta allusione al Meister di Goethe, Franz Sternbalds Wanderungen (1798; Le peregrinazioni di F. Sternbald), primo romanzo d'artista della letteratura tedesca, in cui la musica, la natura, il sogno di un improbabile Medioevo si fondono in un artificioso e sentimentale paesaggio. Cosa che avviene anche nei drammi medievali, il più valido dei quali è Leben und Tod der heiligen Genoveva (1799; Vita e morte di santa Genoveffa). Rivelatrici delle intuizioni di Tieck nell'ambito dell'angoscia e della follia sono le fiabe raccolte nei Volksmärchen von Peter Leberecht (1797), in Romantische Dichtungen (1799-1800; Poesie romantiche), dove alle fiabe popolari come Wundersame Liebesgeschichte der schönen Magelone und des Grafen Peter aus der Provence (1796; Mirabile storia d'amore della bella Magelone e del conte Pietro di Provenza), Tieck ne aggiunge di sua invenzione come Der blonde Eckbert, che è il suo capolavoro, Vom getreuen Eckhart (Del fedele Eckhart), ecc. La più scatenata ironia antiborghese e antilluministica gli ispira la gustosissima commedia Der gestiefelte Kater (1797; Il gatto con gli stivali), cui seguono altre due commedie, Die verkehrte Welt (1798; Il mondo alla rovescia) e Prinz Zerbin (1799; Il principe Zerbino), in cui si vedono anticipati i moderni espedienti di rottura dell'illusione scenica. Col lungo racconto della maturità, Aufruhr in den Cevennen (1826; Rivolta nelle Cevenne) e col poco noto romanzo d'ambiente rinascimentale, Vittoria Accoramboni (1840), Tieck passava a un moderato realismo, dando inizio al romanzo storico in Germania. L'importanza di Tieck, riconosciuta da una copiosissima critica, è piuttosto culturale che meramente artistica e consiste nell'aver direttamente iniziato o abilmente assimilato e diffuso le nuove possibilità espressive e i nuovi generi intuiti dai romantici.

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