Tognazzi, Ugo

attore cinematografico italiano (Cremona 1922-Roma 1990).Proveniente dai palcoscenici di varietà e di rivista calcati nel dopoguerra e dalle farse cinematografiche e televisive in coppia con R. Vianello, si rivelò negli anni Sessanta duttile analizzatore della mediocrità e dei vizi umani, a partire dal film Il federale (1961) di L. Salce, e interprete moderno nella commedia di costume, in grado di affrontare anche il grottesco e i dolenti risvolti patetici, a partire da I mostri (1963) di D. Risi, da L'ape regina (1963) e La donna scimmia (1964) di M. Ferreri. A proprio agio nel comico e nel drammatico, quale protagonista e in ruoli da spalla, è stato con A. Sordi, Gassman e N. Manfredi tra i “mattatori” del cinema italiano, in una serie di prestazioni spesso esemplari: La marcia su Roma (1962), Marcia nuziale (1966), La bambolona (1968), Il commissario Pepe (1969), Venga a prendere il caffè da noi (1970), La califfa (1971), La grande abbuffata (1973), Romanzo popolare (1974), Amici miei (1975, 1982, 1985), Il vizietto (1978, 1980, 1985), La tragedia di un uomo ridicolo (1981), Ultimo minuto (1987), I giorni del commissario Ambrosio (1988). Si è autodiretto in cinema più volte (Il mantenuto, 1961; Il fischio al naso, 1966; Sissignore, 1968; Cattivi pensieri, 1976; I viaggiatori della sera, 1979). Negli anni Ottanta si dedicò soprattutto al teatro, recitando tra l'altro in a Parigi (1986) e ne L'avaro (1988).

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