(Doornik). Città nella provincia dell'Hainaut (Belgio), 67.553 ab. (stima 2005).

Generalità

Situata sulla Schelda, presso il confine francese. Nodo stradale e ferroviario. Nel 1999 il suo Beffroi e nel 2000 la sua cattedrale sono stati inclusi nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Vi nacque il pittore Rogier Van der Weyden (ca. 1399-1464).

Storia

Turnacum, già cospicuo centro in età imperiale, cadde in mano ai Franchi nel 431. Residenza dei re merovingi, fu vescovado sino al sec. VI, quando prevalse Noyon. Arricchitasi con la produzione e il commercio della lana, ebbe di nuovo un proprio vescovo nel 1146. Divenuta roccaforte della corona di Francia in Fiandra, vi fu firmata nel 1385 la cosiddetta pace di Tournai con cui i fiamminghi fecero atto di sottomissione ai conti di Fiandra. Coinvolta nelle guerre tra Francia e Impero, passò da Carlo V (1526) a Luigi XIV (1667), poi ancora agli Imperiali (1709). I Francesi la ripresero nel 1795; nel 1815 entrò a far parte dei Paesi Bassi finché fu assegnata al Belgio nel 1830. Risparmiata dalla prima guerra mondiale, fu occupata dai Tedeschi durante la seconda subendo gravissimi danni.

Arte

Cinta di mura nel sec. XIII (corrispondenti al tracciato degli attuali boulevards), Tournai possiede numerosi edifici romanici, tra cui la cattedrale di Notre-Dame (consacrata nel 1171), costruita nei sec. XII-XIII; solo il coro è gotico (1242-55) e risente di influssi dell'Île-de-France. Dominato da cinque campanili posti sopra il vasto transetto, l'edificio ha un grandioso interno con navata a quattro piani. La decorazione plastica sia esterna (portale Nord, 1141-71) sia interna (capitelli) testimonia dell'alto livello della locale scuola di scultura romanica. Oltre a importanti opere d'arte (celebre crocifissione detta “Cristo di Tournai”, dipinti di Q. Metsys, J. Jordaens, P. P. Rubens), nella cattedrale si trova un importante Tesoro che contiene preziose oreficerie (tra cui il reliquiario di Notre-Dame, opera di Nicolas de Verdun) e arazzi prodotti dalla celebre arazzeria locale, che fu assai fiorente nei sec. XIV-XV. Tra gli altri monumenti vanno ricordati anche la chiesa di Saint-Jacques (sec. XII-XIV), con affreschi e sculture quattrocenteschi, quelle di Saint-Brice e di Saint-Nicolas (sec. XII-XIII), il ponte “des Trous”, il Beffroi (duecentesco, il più antico del Belgio) e l'Halle aux Draps (sec. XVII). Sistemato in un edificio art noveau di V. Horta è il Museo delle Belle Arti, una ricca collezione di pittura e scultura antica e moderna (R. van der Weyden, Maestro di Flemalle, E. Manet, V. Van Gogh). Il Museo Archeologico allocato nell'antico edificio del Mont-de-Piété (1622) è suddiviso in tre sezioni principali: quaternaria, gallo-romana e merovingia. Nel Museo di Storia e delle Arti Decorative sono raccolte diverse produzioni locali del Settecento e dell'Ottocento (terrecotte, argenti, porcellane, incisioni). Nel sec. XV Tournai fu un centro artistico di primaria importanza nel campo della pittura (Maestro di Flémalle, Rogier van der Weyden) e della miniatura (Simon Marmion). Va infine ricordata la notevole importanza di Tournai come centro ceramico, la cui manifattura principale, fondata da F. Joseph Peterinck nel 1750, produsse fino al 1885 porcellana tenera di buona qualità tecnica e artistica. La decorazione è ispirata prevalentemente a Meissen, a Strasburgo e a Sèvres con una particolare predilezione per i fiori, gli uccelli esotici in bianco e blu. Le statuine richiamano la produzione di Worcester e di Chelsea.

Economia

Grazie al suo ricco patrimonio architettonico e artistico, la città attira un cospicuo flusso turistico. Possiede inoltre industrie tessili, metalmeccaniche, chimiche, elettroniche, alimentari, conciarie, dei materiali da costruzione e grafiche.

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