Trebisónda, Impèro di-

impero costituitosi nel 1204 a Trebisonda, in contemporanea con quello di Nicea, espressioni entrambi della continuità dell'Impero bizantino usurpato dai Latini. Nel momento in cui i Latini, infatti, dirottando la IV Crociata, conquistarono Costantinopoli e vi costituirono il loro impero (1204), nella parte dell'Asia Minore rimasta in mano dei Greci si costituì l'Impero di Trebisonda. Ne furono fondatori i fratelli Alessio e Davide Comneno. Alessio I (1204-22) assunse il titolo d'imperatore dei Romani e di Gran Comneno e, favorito dalla posizione strategica della città, seppe resistere alle pressioni dei Latini, dei Turchi Selgiuchidi e del rivale imperatore di Nicea, e diede vita a uno Stato bizantino indipendente e vitale, grazie al porto, il primo del Mar Nero, termine di carovaniere provenienti dall'Asia centrale e orientale e in comunicazione con il retroterra russo. Con la prosperità economica, Trebisonda ebbe anche una rilevante fioritura culturale, come punto d'incontro di valori artistici e intellettuali greci e asiatici, specialmente persiani (tra le maggiori figure, il cardinale Bessarione). Politicamente l'impero, ambito dai Latini, dai Niceni e dai Selgiuchidi, dovette adattarsi per sopravvivere a compromessi, a vassallaggi e a concessioni; anche all'interno la sua vita fu spesso turbata da lotte di successione, da contrasti tra sovrani e signori e tra indigeni e immigrati e dalla turbolenta invadenza dei Genovesi e dei Veneziani. L'avanzata degli Ottomani segnò il tramonto dell'impero; Maometto II lo sottopose a tributo. Davide II (1453-61) tentò di liberarsene, alleandosi con nemici del sultano. Trebisonda cadde nel 1461. Davide tentò di recuperare il potere, ma venne scoperto e decapitato coi suoi figli (1463).

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