Trièste (provincia)

Indice

provincia del Friuli-Venezia Giulia, 212 km², 236.457 ab. (stima 2007), 1118 ab./km², capoluogo: Trieste. Comuni: 6. Sigla: TS.

Generalità

Istituita nel 1923, la provincia di Trieste corrisponde alla “zona A” del Territorio Libero di Trieste amministrato dagli alleati dopo la seconda guerra mondiale. Essa è tornata all'Italia nel 1954, ma decurtata del suo entroterra carsico; per cui risulta la più piccola provincia italiana, ma anche la più densamente popolata dopo Napoli e Milano. Comprende sei soli comuni, di cui uno, il capoluogo, concentra l'87% della popolazione provinciale.

Territorio

Il territorio della provincia - che affaccia a W al golfo di Trieste, confina a S, a E e a NE con la Slovenia e a NW con la provincia di Gorizia - è costituito da un lembo dell'altopiano carsico e dalla ripida scarpata sottostante che scende al golfo di Trieste, nonché, a S del capoluogo stesso, dall'esigua striscia dell'Istrianordoccidentale corrispondente al comune di Muggia. In provincia di Trieste, se si esclude il piccolo torrente Rosandra, non esiste un sistema idrografico superficiale, per i diffusi fenomeni carsici che spesso danno origine a manifestazioni grandiose (Grotta Gigante). La presenza del mare rende assai mite il clima sulla costa, mentre è più rigido, specie in inverno, sull'altopiano carsico, battuto dai venti dell'Est come la bora. Le precipitazioni sono più copiose nei mesi primaverili e autunnali. Appartiene alla provincia di Trieste la Riserva marina di Miramare, la più antica del Paese risalendo la sua istituzione al 1973; comprende un promontorio nella parte nordorientale del golfo in cui la notevole escursione di marea provoca la presenza di particolari alghe (Fucus virsoides) che rivelano affinità con quelle delle coste atlantiche.Se per scarsità di spazio l'aeroporto di Trieste è a Ronchi dei Legionari, in territorio goriziano, buono è il livello delle infrastrutture viarie (autostrada A4 Torino-Trieste, già collegata con la rete slovena) e ferroviarie.

Economia

Inesistente l'agricoltura, le potenzialità economiche della provincia sono affidate, più che alle industrie (acciaierie, petrolchimico, cantieri) poste fra Trieste e Muggia, al porto del capoluogo giuliano, che tutt'oggi attende di essere rilanciato come terminal marittimo delle merci dell'Europa centrale; al comparto dei servizi (quello delle assicurazioni è il più antico); e ai commerci, che possono trarre grandi possibilità dall'allargamento a est dell'Unione Europea. Quanto al turismo, questo riguarda non solo il capoluogo giuliano, ma anche le stazioni balneari della costa (in primo luogo Sistiana) e le attrattive naturali del Carso.

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