Tulsīdās

poeta indiano di lingua hindī (1532-1623). Massimo poeta della letteratura hindī e dell'India tutta, secondo la tradizione fu abbandonato dai suoi genitori perché nato sotto cattivi auspici, e allevato da un asceta. Felicemente sposato con Ratnāvalī, rinunciò tuttavia alla vita attiva, diventando un sanyāsī, un mistico vagabondo, fino a che trovò la pace dello spirito a Benares, dove si stabilì fino alla morte. Il capolavoro di Tulsīdās è il Rāmacaritamānasa, rifacimento dell'epica ramaica sanscrita di Vālmīki, ma a questa superiore sia per contenuto etico sia come semplice componimento poetico, tanto da costituire ancora oggi il sacro testo di ogni timorata famiglia hindu. Delle altre 37 opere attribuite al poeta solo 12 sono certamente autentiche, ivi incluse le raccolte Dohāvalī, Kavitāvalī e Vinayapatrikā, quest'ultima considerata dagli estimatori superiore allo stesso Rāmacaritamānasa.

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