Uòmo a una dimensióne, L'-

opera di Herbert Marcuse pubblicata in edizione originale nel 1964 con il titolo One-Dimensional Man e in traduzione italiana nel 1967. È l'opera che diede grande popolarità al filosofo tedesco stabilitosi negli Stati Uniti e che contribuì a farlo considerare uno dei “padri” della contestazione giovanile. Qui infatti Marcuse denuncia la società contemporanea (principalmente quella americana) come un universo chiuso dal punto di vista sia politico sia concettuale, nel quale la rivoluzione tecnologica ha prodotto un enorme accumulo di falsi bisogni e ha reso la realtà sociale totalmente irrecuperabile. Di fronte a una siffatta società industriale avanzata, anche la teoria critica (ricordiamo che Marcuse fu uno degli esponenti principali della Scuola di Francoforte) è impotente. Il finale del libro lascia un'unica possibilità: il Grande Rifiuto, la decisa negazione di prendere parte al gioco truccato della società unidimensionale.

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