Utrillo, Maurice

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pittore francese (Parigi 1883-Dax 1955) Figlio naturale di Suzanne Valadon, ebbe il cognome dallo scrittore spagnolo Miguel Utrillo y Molins. Avviato alla pittura dalla madre, fu amico di A. Modigliani e di C. Soutine, formandosi e operando nel clima della Montmartre del tempo, la cui immagine fu uno dei suoi temi dominanti. Dopo una fase formativa (1902-07) sensibile all'impressionismo e caratterizzata da una tavolozza scura a densi impasti (I tetti, 1906-07, Parigi, Musée National d'Art Moderne), nella pittura di Utrillo si delineano due periodi distinti; nel primo, definito come il “periodo bianco” (1908-14), l'artista, influenzato dai fauves, schiarisce progressivamente la tavolozza (Cattedrale di Reims, 1910, Berna, Collezione Walter Hadorn; Rue Ravignan, 1911, New York, Collezione Lewit; Place du Tertre, 1911-12, Londra, Tate Gallery ecc.) e già fa ricorso per le sue vedute a immagini riprodotte su cartoline illustrate; nel secondo si manifestano una visione più ricca di richiami e una più salda costruzione pittorica, attraverso la quale Utrillo propone immagini di una Parigi viva, affollata, pittoresca (Sacré-Cœur de Montmartre, 1934). Dopo il 1935 l'artista abbandonato il vizio dell'alcol, cui si era precocemente dedicato passando anche vari periodi in ospedale, mutò totalmente esistenza e, in pittura, contrappose alla produzione giovanile una pittura spesso desunta da soggetti del passato, priva di vitale slancio creativo, del tutto estranea all'evolversi dei linguaggi contemporanei.

Bibliografia

R. Coughlan, The Wine of Genius a Life of Maurice Utrillo, Londra, 1952; P. Mac Orlan, Utrillo, Parigi, 1952; M. Ilyin, Utrillo, Parigi, 1953; G. Waldemar, Utrillo, Milano, 1958; A. Werner, Maurice Utrillo, Milano, 1959; R. Negri, Maurice Utrillo, Milano, 1964; A. Werner, Utrillo, Milano, 1982.

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