Valencia (città della Spagna)

Indice

capoluogo della provincia e della comunità autonoma omonima (Spagna), 16 m s.m., 792.303 ab. (2013).

Geografia

È situata sul golfo omonimo (mar Mediterraneo), alla foce del fiume Turia, che divide l'abitato in due parti distinte. Il centro storico della città conserva numerose testimonianze dei domini che vi si sono anticamente succeduti (romano, visigoto, arabo). Nella città moderna si alternano quartieri residenziali ad aree industriali e commerciali. La città si è di recente dotata di modernissime strutture, tra cui il Palazzo della Musica e, soprattutto, la Città delle Arti e delle Scienze, complesso dedicato al tempo libero e alla cultura. Ne fanno parte il Museo Oceanografico (progetto di Félix Candela) e quattro realizzazioni dell'architetto valenciano S. Calatrava, il Museo della Scienza, il Planetario, i giardini coperti dell'Umbracle e il Palazzo delle Arti, inaugurato nell'ottobre del 2005, con quattro auditori, spazi per eventi, ristoranti e giardini. Di Calatrava è anche la stazione della metropolitana di Calle de Alameda. Valencia è un importante centro culturale, con un'università (le cui origini risalgono al 1499) e numerosi musei e istituti superiori. La città è stata scelta per l'edizione del 2007 della Coppa America, massima competizione mondiale velistica.

Storia

Fondata nel 138 a. C. dal console Decimo Giunio Bruto, Valencia fiorì grazie a grandi opere di bonifica e irrigazione. Nella guerra civile parteggiò per Sertorio e fu distrutta da Pompeo nel 75 a. C., ma era nuovamente prospera sotto Augusto. Sotto i Visigoti vi si celebrò un importante concilio (546). Conquistata da Ṭā'riq (718), rimase sotto il dominio arabo per ben cinque secoli. Giacomo il Conquistatore la tolse ai Mori (1238), unendola al regno d'Aragona, ma con notevoli autonomie giuridico-politiche. Nel sec. XV e in buona parte del XVI la città fu prospera e attivissima e vi operarono la prima tipografia di Spagna e, dal 1504, l'università. Il sempre più accentuato centralismo castigliano, la rivolta delle germanías (le corporazioni di artigiani) contro gli aristocratici (1520) e l'espulsione dei Moriscos e degli ebrei segnarono l'inizio di una grave crisi economica e sociale. Agli inizi del Settecento, schieratasi con Carlo d'Austria nella guerra di successione spagnola, la città perse l'autonomia. Riprese in seguito lentamente a prosperare, grazie all'industria della seta e al rinnovamento dell'agricoltura, per rioccupare il posto di terza città spagnola (dopo Barcellona e Madrid) a partire dalla seconda metà del sec. XIX, con notevole sviluppo delle industrie e del porto. Durante la guerra civile fu sede del governo repubblicano dal novembre 1936 all'ottobre 1937 e nel gennaio-marzo 1939 e rimase in mano repubblicana fino alla definitiva vittoria franchista.

Arte

Di epoca romana e visigota sono resti del foro, una necropoli e una cripta annessa a un bagno in epoca araba (alla quale risale anche la torre del Angel, sec. XI). La cattedrale, iniziata nel 1262, all'esterno è prevalentemente gotica con portale principale di stile barocco, fiancheggiato da una torre ottagonale chiamata “Miguelete” (sec. XIV-XV). Notevoli sia il portale sud, romanico, sia il portale nord, gotico, riccamente ornato di sculture sormontate da un rosone del sec. XIV. L'interno della chiesa, in stile gotico con decorazioni barocche, conserva varie opere d'arte, soprattutto dei sec. XV-XVI (tra cui l'altare maggiore dedicato alla Vergine, gioiello del rinascimento valenciano, e la cappella della Resurrezione). La città conserva numerosi edifici, sia civili sia religiosi, dei sec. XIV-XVI, tra i quali sono importanti soprattutto il convento di San Domenico (sec. XIV-XV) e il collegio del Patriarca (1586-1610). Tra i monumenti medievali vanno ricordati i Bagni, chiamati “del Almirante”, costruiti agli inizi del sec. XIV in stile islamico. Dell'apparato difensivo della città restano la torre di Serranos (1392-98) e quella di Quart (1441-1460). Notevoli il Museo di Belle Arti, che accoglie una vasta collezione di pitture gotiche locali e dipinti di Pinturicchio, Bosch, Van Dyck, Velázquez, Goya, e il Museo nazionale della Ceramica, fra i maggiori del genere in Spagna, con una collezione di oltre 5.000 pezzi. Nel 1989 è stato inaugurato l'Istituto Valenciano di Arte Moderna-Centro Julio Gonzales (Ivam), che raccoglie opere d'arte contemporanea. § Valencia fu uno dei più importanti centri spagnoli dell'arte ceramica a lustro, tecnica che dal Vicino Oriente era passata a Málaga verso la metà del sec. XIII. Gli esemplari più interessanti erano piastrelle per pavimenti, dipinte in blu e bianco, di cui molte venivano esportate in Italia (fine sec. XIV). Da Valencia e dal suo sobborgo Manises provenivano anche i pregiati azulejos. La forma di vasi più diffusa era l'alberello, spesso con una leggera strozzatura a rocchetto e due grandi anse; usati soprattutto in farmacia, ebbero grande diffusione in Italia. Dal sec. XVII Valencia produsse anche una ceramica popolare (famosi i piatti detti “di matrimonio”) caratterizzata da una vivace policromia e da una grande varietà di decorazioni. Molto attiva fu la produzione di oggetti in argento, la cui scuola locale fiorì nel sec. XIV, contemporaneamente a quella di Gerona. Parte importante ebbero le grandi croci processionali con applicazioni di smalti traslucidi.

Economia

La felice posizione all'incrocio di numerose vie di comunicazione stradali e ferroviarie e lo sbocco sul mare di un fertile retroterra agricolo hanno favorito negli ultimi decenni lo sviluppo economico della città. Servita dall'attrezzato porto commerciale di El Grao, è sede di industrie alimentari, siderurgiche, metalmeccaniche, tessili, chimiche, cartarie e della ceramica. Terziario e servizi sono settori in costante sviluppo. Aeroporto.

Cultura

Caratteristiche le sfilate di carri, con enormi figure grottesche in cartapesta, legno e stoffa (fallas), che si svolgono a marzo in occasione della festa di san Giuseppe (Fallas de San José). Nel corso della manifestazione, che si protrae per una settimana, hanno luogo concerti, sfilate, gare gastronomiche, corride e spettacoli pirotecnici.

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