Villa d'Almè

Indice

comune in provincia di Bergamo (9 km), 300 m s.m., 6,36 km², 6617 ab. (villesi), patrono: santi Faustino e Giovita (15 febbraio).

Centro situato su un terrazzo presso lo sbocco in pianura della val Brembana. Noto come Lemen (775), fu chiamato Villa Leminis a partire dal sec. XI. Possesso dei vescovi di Bergamo (sec. X), fu coinvolto nelle lotte tra guelfi e ghibellini (sec. XIII-XIV), che ebbero fine con il dominio veneto (1428).§ Notevoli la parrocchiale dei Santi Faustino e Giovita (sec. XVIII) e il palazzo Locatelli-Milesi (sec. XVII-XVIII), che conserva un ritratto di Torquato Tasso di Federico Zuccari (1594) e alcuni affreschi di P. V. Bonomini (sec. XVIII-XIX). Fuori dall'abitato sorge la Ca' dell'Ora, casa padronale del Settecento, molto rimaneggiata, con loggia ad arcate affrescata.§ L'economia si basa tradizionalmente sull'industria tessile (produzione di filati e lavorazione sartoriale), affiancata dai settori metalmeccanico, meccanico, alimentare, dei serramenti e della lavorazione del legno. È meno rilevante l'agricoltura (cereali, uva da vino, ortaggi e foraggi) ed è praticato l'allevamento bovino (con macellazione e produzione di salumi e formaggi).

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