Villaespesa, Francisco

poeta e autore teatrale spagnolo (Laujar, Almería, 1877-Madrid 1936). Laureato a Granada, verso il 1897 si stabilì a Madrid dove aderì al modernismo divenendo famoso. Lo stesso successo ebbe in America, dove fu impresario teatrale e conferenziere. Andaluso, si ispirò soprattutto al mondo dei Mori di Granada, che traspose in versi pervasi da sensuale lirismo e ricchi di ritmo e di colore, ma alquanto superficiali. Tra le sue numerose raccolte poetiche si ricordano Flores de almendro (1898; Fiori di mandorlo), La musa enferma (1901), Saudades (1910), La gruta azul (1927; La grotta azzurra), Últimos versos (1928). Tra le sue opere teatrali in versi meritano rilievo El alcázar de las perlas (1911), uno dei lavori più rappresentativi del teatro modernista, Doña María de Padilla (1913), Abén Humaya (1913), El rey Galaor (1913), La leona de Castilla (1915). Villaespesa scrisse anche varie narrazioni in cui la verbosità e i limiti del suo mondo letterario sono maggiormente evidenti.

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