Villafallétto

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comune in provincia di Cuneo (18 km), 431 m s.m., 29,60 km², 2876 ab. (villafallettesi), patrono: san Luigi (seconda domenica di luglio).

Centro della pianura cuneese, situato alla destra del torrente Maira. Compreso nel comitato di Auriate, attraverso i signori di Villa divenne possesso dei marchesi di Saluzzo (1163). Nel sec. XIII lo ebbero prima l'abbazia di Staffarda, poi Bonifacio Della Lengueglia. I Falletti, ai quali passò nel 1322, diedero il nome al paese, che tennero (a parte un breve periodo di dominio visconteo) fino al sec. XVI, quando lo divisero tra i Solaro di Caraglio e i Campana.§ Del castello medievale, costruito attorno al Mille, si conservano alcuni ruderi. Il palazzo Falletti, trasformato nel sec. XIX, risale ai sec. XV e XVI. Al sec. XVII appartengono la chiesa della Confraternita del Gonfalone (la “bianca”) e quella della Confraternita della Misericordia (la “nera”). Del Settecento è la parrocchiale dei Santi Pietro e Paolo, con facciata del 1814. Fuori dall'abitato si trova la chiesa della Madonna del Popolo (o Madonna degli Alteni), che conserva il campanile del sec. XV e, all'interno, una tavola della fine del Quattrocento.§ L'agricoltura produce frumento, mais, ortaggi, frutta e foraggi per l'allevamento bovino e suino (cui si lega l'attività di un caseificio e di un salumificio). L'industria opera nei settori meccanico, estrattivo, alimentare, dei mangimi, degli imballaggi, dei serramenti, della lavorazione del legno (mobilifici), dei materiali per l'edilizia e delle carpenterie metalliche. Altre risorse provengono dal turismo e dalla fabbricazione artigianale delle parrucche.

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