Warren, Robert Penn

narratore, saggista e poeta statunitense (Guthrie, Kentucky, 1905-Stratton, Vermont, 1989). Fece parte del gruppo dei Fugitive Poets e fu tra i fondatori dell'omonima rivista. Dal 1935 al 1942 pubblicò con Cleanth Brooks l'importante Southern Review. All the King's Men (1946; Tutti gli uomini del re), il suo romanzo di maggior successo, ottenne il premio Pulitzer nel 1947, ma già in precedenza Warren aveva dato la misura del proprio valore con Night Rider (1939; Il cavaliere della notte) e At Heaven's Gate (1943; Alle porte del cielo), dove è già presente il suo tema fondamentale, il conflitto tra l'individuo e l'ambiente sociale, che imprime una tragica violenza allo svolgimento della storia. Tipico esponente della narrativa del Sud, Warren passa progressivamente da un conservatorismo abbastanza acceso (come risulta per esempio dal giovanile John Brown: The Making of a Martyr, 1929) a un liberalismo più impegnato, che coincide con il suo trasferimento nel Nord degli Stati Uniti. Di questo maggior impegno sono chiari indici i saggi di carattere sociale, come il celebre Who Speaks for the Negro? (1965). Successivamente, pur non abbandonando la narrativa, Warren si dedicò soprattutto alla poesia, ottenendo due premi Pulitzer nel 1958 e nel 1979. Le sue principali raccolte poetiche sono Promises (1957), Incarnations (1968), Audubon: A Vision (1969), Or Else (1974; Altrimenti), Now and Then (1978; Di tanto in tanto), Being Here (1980; Essere qui) e Rumor Verified (1981; Voci verificate), New and Selected Poems 1923-1985 (1985). Dopo il 1970 Warren diede alle stampe i romanzi Meet Me in the Green Glen (1972; Incontriamoci nella verde valletta) e A Place to Come to (1977; Un posto a cui arrivare) e il saggio The Legary of the Civil War (1983).

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