città nel Land della Turingia (Germania), 240 m s.m., 64.405 ab. (2003).

Generalità

Situata sul fiume Ilm, nel cuore del Bacino di Turingia, è uno dei maggiori centri culturali del Paese, culla della poesia, della letteratura e della musica tedesche nei sec. XVIII-XIX: è sede di istituti universitari, di un conservatorio musicale e di numerose biblioteche, archivi, raccolte d'arte e musei. Sviluppatasi economicamente dopo la seconda guerra mondiale, nel 1999 è stata Capitale europea della Cultura. Nel 1919 l'architetto W. Gropius vi fondò la scuola d'arte, design e architettura del Bauhaus, la cui Haus Am Horn (insieme con altre realizzazioni della scuola a Dessau) nel 1996 è stata inclusa nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO.

Storia

Citata per la prima volta nel sec. X, fu residenza di Ottone II. Nel 1410 ottenne il diritto cittadino su concessione di Federico il Giovane. Insieme alla Turingia fu assegnata ai Wettin a seguito delle divisioni territoriali del 1485. Nel 1547 accolse la Riforma e divenne capitale del regno di Sassonia-Weimar. Si sviluppò tra la prima metà del sec. XVII e il sec. XVIII grazie a Guglielmo IV e al duca Ernesto Augusto. Con l'istituzione della cosiddetta “corte delle Muse” (Musenhof) divenne il centro spirituale della Germania. Vi si trasferirono prima J.W. Goethe (1775) e poi F. von Schiller, facendo del Hoftheater il palcoscenico più importante e conosciuto del Paese. Subì diverse volte l'occupazione francese per essersi schierata, dopo il 1806, dalla parte della Confederazione del Reno. Nel 1919 vi si riunì l'Assemblea Nazionale che approvò la costituzione della repubblica tedesca detta appunto di Weimar, la cui vicenda si concluse nel 1933 con l'avvento al potere di Adolf Hitler. A pochi chilometri dalla città i nazisti allestirono nel 1937 il campo di sterminio di Buchenwald, che durante la seconda guerra mondiale venne affidato alla gestione dei cosiddetti “triangoli verdi”, cioè i delinquenti comuni. Fino al 1990 Weimar ha fatto parte della Repubblica democratica Tedesca.

Arte

Il Dom Sankt Peter und Paulus (sec. XV, ricostruito nel XVIII) ha una struttura a tre navate e nell'interno conserva notevoli monumenti sepolcrali e un trittico di L. Cranach. Lo Schloss (sec. XVI), antica residenza dei duchi di Sassonia-Weimar, fu ricostruito in forme neoclassiche dopo il 1774; comprende un'ampia Festsaal, la Falkengalerie del 1801-03 e una galleria dedicata a Goethe. Interessanti altre case e palazzi del sec. XVIII, fra cui il Wittum Palais, la Römisches Haus, residenza estiva del conte Carlo Augusto, la Goethehaus, dove visse J. W. Goethe (collezioni d'arte e di scienze naturali, camera mortuaria e biblioteca), la Schillerhaus, abitata da F. von Schiller, dove si conservano gli arredi originali. L'Haus Unter den Hohen Pappeln, costruita e abitata dall'architetto e pittore H. van de Velde, è un gioiello dell'Art Noveau. Lo Schlossmuseum possiede una prestigiosa collezione di arte europea dal Medioevo al sec. XX, tra cui opere di A. Dürer, L. Cranach il Vecchio, P. Veronese, A. Böcklin. Il Goethe Nationalmuseum presenta un panorama del classicismo tedesco tra fine Settecento e inizio Ottocento. L'Haus am Horn è l'unico edificio superstite del Bauhaus. Nel Bauhaus Museum è concentrata la più cospicua collezione di lavori pensati e prodotti dai tanti artisti, architetti e designer del Bauhaus, nel periodo tra il 1919 e il 1925. In un edificio neorinascimentale del sec. XIX è ospitato il Neues Musem, con una vasta collezione di arte contemporanea.

Teatro

Il primo teatro cittadino, costruito nel 1696, dopo aver ospitato compagnie professionali in tournée, fu distrutto da un incendio nel 1772. Tre anni dopo, in sedi provvisorie, iniziava la sua attività teatrale J. W. Goethe, dapprima come responsabile di un gruppo di dilettanti, il Liebhabertheater, al quale partecipava anche come attore. Nel 1784 si aprì un Hoftheater, del quale Goethe assunse nel 1791 la direzione artistica che avrebbe conservato sino al 1817. Con la collaborazione di F. Schiller e le partecipazioni di grandi interpreti come F. Schröder e A. Iffland, egli ne fece il più avanzato teatro tedesco sia per l'alto livello del repertorio (Goethe, Schiller, Kleistecc. e anche Shakespeare, Calderón, Lessing) sia per l'eccellenza delle messe in scena condotte con criteri innovatori. Distrutto da un incendio nel 1826 e poi ricostruito, il teatro riacquistò in parte l'antico splendore nel decennio 1848-58, quando, diretto da F. Liszt, diede un contributo decisivo all'affermazione di Wagner in Germania. F. von Dingelstedt allestì tra l'altro tutti i drammi storici shakespeariani e, nel 1861, la prima assoluta dei Nibelunghi di F. Hebbel. Da allora una normale attività di repertorio, nella prosa come nella lirica, continua nella nuova sede del Deutsches National Theater, inaugurato nel 1948.

Economia

Grazie al suo patrimonio artistico e culturale, la città è una delle mete turistiche più importanti della Germania. Importante è il ruolo nell'economia locale del commercio e dell'industria, attiva nei comparti metalmeccanico, meccanico di precisione, chimico, farmaceutico, grafico-editoriale, elettrotecnico e dei materiali da costruzione.

Curiosità e dintorni

Dal 1990, in occasione dell'anniversario della nascita di J. W Goethe (28 agosto), la città ospita un festival nazionale del vino animato da concerti e spettacoli. Non lontano dalla città, sulla modesta altura dell'Ettersberg, sorge il campo di concentramento di Buchenwald, diventato museo e monumento alla memoria. Tra il 1937 e il 1945 vi trovarono la morte oltre 56.000 persone di diciotto diverse nazionalità.

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