Wilcock, J. Rodòlfo

narratore e poeta italiano (Buenos Aires 1919-Lubriano, Viterbo, 1978). Di famiglia cosmopolita, laureato in ingegneria, si formò in Argentina nel circolo di J. L. Borges e A. Bioy Casares. Si è trasferito a Roma negli anni Cinquanta del XX sec., avendo già alle spalle una ricca produzione in lingua spagnola. Grazie a una straordinaria duttilità linguistica, cominciò a pubblicare romanzi, racconti, poesie e saggi in italiano, creando un insieme di opere di grande originalità. Tra i suoi testi più notevoli per ricchezza d'invenzioni e originalità di struttura narrativa ricordiamo: Il caos (1960), Lo stereoscopio dei solitari (1972, 1989), La sinagoga degli iconoclasti (1972, 1990), I due allegri indiani (1973), Il tempio etrusco (1973, 1991), Frau Teleprocu (1976). Ha inoltre scritto testi per il teatro (L'abominevole donna delle nevi e altre commedie, 1982, postumo). I suoi versi sono raccolti in Poesie (1980).

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