Wilson, Robert

regista, scenografo e animatore teatrale statunitense (Waco, Texas, 1943). Nel 1968 ha formato un proprio gruppo, la Byrd Hoffmann School of Byrds, con il quale ha presentato spettacoli con attori improvvisati e con poco o punto dialogo. Lo spettacolo che lo impose fu The Deafman's Glance (1971): durava sette ore, poca cosa in confronto alle ventiquattro del successivo Ouverture (1972) e ai sette giorni e sette notti di Ka Mountain and Guardenia Terrace, presentato al festival di Shirāz dello stesso anno. Seguirono The Life and Times of Joseph Stalin (1973), A Letter for the Queen Victoria (1974), Einstein on the Beach (1976), Edison (1979) e The Golden Windows (1981), che affiancano all'immagine rigorosa e all'andamento ipnotico della performance l'uso sempre più esteso della parola. Nelle sue performances più recenti Wilson non ha disdegnato la collaborazione con alcuni noti musicisti: con Lou Reed in Time Rocker (1997) e con Philip Glass, insieme al quale aveva già lavorato nella realizzazione di Einstein on the Beach ventidue anni prima, in Monsters of Grace (1998), spettacolo multimediale basato sulla proiezione di scene tridimensionali e musiche elettroniche con testi cantati tratti dalla tradizione persiana. Sempre nel 1998, anno in cui ha ottenuto il premio Europa per Il volo oceanico, tratto dal radiodramma di B. Brecht, ha curato la messa in scena al Landestheater di Salisburgo de La morte di Danton di G. Büchner. Personalità di punta, Wilson ha esercitato grande influenza sull'ultima avanguardia europea. Nel 2006 è il protagonista del documentario di Katharina Otto-Bernstein, .

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