Zéro de conduite

film francese (1933) di J. Vigo. Trasfigurazione lirico-grottesca, in chiave di rivolta anarchica, delle esperienze d'infanzia dell'autore, chiuso in un collegio di provincia alle prese con sorveglianti spie, prefetti meschini e la tortura del paternalismo e dell'ipocrisia. In questo suo primo film a soggetto, proibito dalla censura fino all'indomani della Liberazione (1946) e oggi considerato universalmente un classico, egli mutuò la realtà amara dei convittori nella poesia dei loro giochi, del loro bisogno di libertà e di tenerezza, del loro diritto alla protesta e alla ribellione e denunciò l'istituzione deformandone satiricamente i rappresentanti (dal direttore nano all'insegnante libidinoso, al sorvegliante muto dalle suole di velluto). Il celebre brano finale, in cui i ragazzi sul tetto innalzano la bandiera corsara e bombardano le autorità, è stato ripreso, in piena contestazione studentesca europea, nel film Se... (1968) di L. Anderson.

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