Zafferana Etnèa

Indice

comune della Città Metropolitana di Catania (24 km), 574 m s.m., 76,12 km², 9449 ab. (zafferanesi), patrono: Madonna della Provvidenza (seconda domenica di agosto).

Centro posto sul versante orientale dell'Etna, nel cui parco regionale è compreso. L'abitato, dalla struttura a scacchiera, occupa una posizione pericolosa nella parte inferiore della valle del Bove, via obbligata per le lave eruttive provenienti dai crateri orientali.Si formò intorno al priorato benedettino di San Giacomo, costituito nel 1387 per amministrare il territorio, ma il toponimo Zafarana compare per la prima volta solo in un documento del 1694. Più volte, nei sec. XVIII e XIX, il paese fu minacciato da colate laviche e danneggiato da terremoti.Nel novembre del 2002 fu tra i comuni più colpiti dal sisma seguito all'eruzione del vulcano.§ La settecentesca chiesa madre della Madonna della Provvidenza, posta alla sommità di una scalinata, è caratterizzata dalla facciata barocca fiancheggiata da due campanili gemelli; conserva all'interno una tela (San Giuseppe col Bambino) del pittore locale Giuseppe Sciuti (1834-1911), cui si deve anche L’eruzione dell’Etna nel 1852, stendardo conservato in municipio che ricorda l'evento, ritenuto miracoloso, dell'arrestarsi della colata lavica alle porte del paese.§ Le risorse economiche provengono dall'agricoltura, che produce uva da vino (etna DOC), ortaggi, frutta, dall'allevamento, dalla produzione di miele e derivati, dalla raccolta di castagne e funghi, dall'artigianato della ceramica e della pietra lavica. Particolarmente sviluppato è il turismo, di soggiorno ed escursionistico al vulcano. § Molto suggestivo è il panorama offerto dall'ampia valle del Bove, caratterizzata dalla presenza di numerosi crateri ormai inattivi; il paesaggio è in continua evoluzione a causa dell'accumulo della lava eruttata di volta in volta dall'Etna.

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