Zhāng Yìmóu

regista cinematografico cinese (Xi'an 1951). Diplomato all'Accademia di cinema di Pechino nel 1982 e assegnato agli Studios di Guangxi, prima di rivelarsi come il più interessante e importante (con Chen Kaige) regista della sua generazione ha lavorato come direttore della fotografia e attore. Nel 1987 ha debuttato dietro la macchina da presa con Sorgo rosso che ha vinto l'anno dopo l'Orso d'oro al Festival di Berlino. Dopo un poliziesco, Operation jaguar (1989), ha presentato al Festival di Cannes del 1990 Yu Dou, colorata e straziante storia di tradimento e vendetta. Diventato cineasta internazionale di prima grandezza, dolente narratore di drammi e tragedie spesso ambientate nel passato ma accortamente rivolte alla contemporaneità, prediletto dai festival internazionali ancorché mal tollerato in patria per le sue posizioni anticonformiste, ha vinto a Venezia il Leone d'argento per Lanterne rosse nel 1991 e quello d'oro l'anno successivo per La storia di Qiu Ju, imponendo la grazia e l'aderenza interpretativa della protagonista Gong Li al culto dei cinefili e dei fans. Del 1994 è Vivere!, ambizioso affresco storico lungo la Cina del Novecento, e del 1995 La triade di Shanghai, un gangster movie ambientato negli anni Trenta, con al centro della trama una diva del musical (ruolo interpretato dalla ormai ex moglie Gong Li, alla sua ultima collaborazione con il regista) protetta e concubina di un feroce boss. Successivamente è tornato all'epoca contemporanea con You hua hao hao shuo (1996) che avrebbe dovuto concorrere al 50° Festival di Cannes (1997), partecipazione che gli è stata impedita all'ultimo momento da un divieto delle autorità cinesi, provocando scandalo e sconcerto. Nel 1997 ha realizzato, per il Maggio musicale fiorentino, la sua prima regia lirica con la pucciniana Turandot, e anche in questo caso si è trovato contro le autorità ufficiali del suo Paese, che avrebbero preferito un autore più "tradizionalista"; nello stesso modo è stata osteggiata la presentazione a Venezia del suo film Keep cool. Nel 1999 ha vinto il Leone d'oro a Venezia con Non uno di meno e nel 2000 l'Orso d'argento al Festival del cinema di Berlino con The Road Home. Nel 2003 è uscito Hero, epopea ambientata all'epoca degli Regni combattenti, nel 2004 La foresta dei pugnali volanti e nel 2005 Mille miglia... lontano. Nel 2007 ha diretto La città proibita, seguito da Sangue facile (2009), Under the Hawthorn Tree (2010), I fiori della guerra (2011), con protagonista Christian Bale, Lettere di uno sconosciuto (2014), The Graet Wall (2016), film con protagonista Matt Damon sulla costruzione della muraglia cinese, e Ying (2018). Nel 2008 ha curato la regia della cerimonia di apertura della XXIX edizione dei Giochi Olimpici di Pechino. Nel 2014 il cineasta cinese ha dovuto versare allo Stato cinese una multa del valore di 1,2 milioni di $ in valuta locale per aver avuto tre figli, infrangendo in tal modo la legge del figlio unico. 

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