Zulu

una delle più importanti frazioni delle genti Nguni, stanziata in prevalenza nell'odierno Natal. La formazione di tale gruppo è abbastanza recente, ma ha avuto notevole importanza nella storia dell'Africa meridionale. In origine quello degli Zulu era uno dei clan della tribù Mtetwa facente parte del regno di Dingiswayo; esso divenne importante quando il figlio del suo capo, Chaka, fu eletto capo supremo dei guerrieri di Dingiswayo. Tra il 1816 e il 1818 Chaka trasformò la struttura tribale raggruppando uomini e donne in clan militarizzati: uomini e donne potevano sposarsi solo dopo il lungo servizio militare (le donne avevano compiti logistici e di assistenza). I vecchi, come i prigionieri di guerra dopo i 40 anni, si occupavano dei campi e del bestiame. L'esercito era basato su corpi assai agguerriti strutturati quasi come le legioni romane: una prima linea di lanciatori di giavellotto, una linea di riserva formata da veterani, due ali di giovani addestrati alla corsa e al tiro dell'asta, mentre il nerbo era formato da guerrieri armati di scudo e di corte zagaglie che obbligavano a feroci corpo a corpo. Tra il 1818 e il 1828 Chaka sconvolse l'assetto pacifico degli Nguni e dei popoli vicini tenendo in scacco Inglesi e Boeri; le tribù vinte, in parte sterminate, venivano assimilate negli Zulu. Quando Chaka fu assassinato dal fratellastro Dingane lasciò un popolo compatto padrone di gran parte dell'odierno Sudafrica; lo stesso Dingane estese le sue conquiste fino al Botswana meridionale e al Mozambico occidentale, ma venne affrontato e ucciso dagli Inglesi (1840) aiutati dal fratellastro Mpande. Questi cedette i territori meridionali e quelli del Botswana agli Inglesi in cambio dell'indipendenza; suo figlio Cetywayo, nel 1872, ricominciò la guerra contro gli Inglesi e i popoli vicini, ma fu sconfitto nel 1879 da una vasta coalizione afro-inglese, cosa che segnò la fine della potenza zulu.

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