accenditóre

Indice

Lessico

sm. (f. -trice) [sec. XVI; da accendere].

1) Chi accende; in particolare, l'incaricato, un tempo, di accendere i fanali nelle strade.

2) Dispositivo atto a provocare l'accensione di combustibili solidi, liquidi o gassosi.

Elettrotecnica

Gli accenditori che sfruttano l'energia elettrica possono essere a filo caldo o a scintilla. A) Accenditori a filo caldo. Consistono sostanzialmente in un filo metallico reso incandescente dal passaggio di corrente elettrica. Appartengono a questa categoria gli accenditori portatili per fornelli a gas domestici e gli accendisigari montati sulle autovetture. Nei motori Diesel a iniezione indiretta sono utilizzate candelette a filo caldo per preriscaldare l'aria o il gasolio nella fase di avviamento. B) Accenditori a scintilla. Forniscono una tensione sufficiente a far scoccare una scintilla tra due elettrodi. Possono essere a solenoide, a trasformatore, a condensatore, piezoelettrici, a magnete e a batteria. a) Gli accenditori a solenoide, nei quali la scintilla è provocata da una brusca interruzione della corrente in un solenoide, offrono poco affidamento e sono usati solo per l'accensione di fornelli a gas domestici. b) Negli accenditori a trasformatore, il primario di un trasformatore è collegato alla rete di alimentazione (220 V) e la scintilla è provocata dalla tensione indotta nel secondario (da 10 a 20 kV). Tali apparecchi non avendo organi in movimento sono di funzionamento sicuro e sono usati in impianti termici di medie e grandi proporzioni. c) Gli accenditori a condensatore, detti anche ad alta energia, funzionano a corrente continua. La tensione che innesca la scintilla è prodotta da un condensatore che si carica e scarica in un tempo relativamente breve (da 0,25 a 1 secondo). Funzionano anche in ambienti umidi o bagnati e sono usati per impianti termici di particolare importanza e per l'accensione di nafte pesanti (gasolio). d) Gli accenditori piezoelettrici sono costituiti da due cilindretti di ceramica piezoelettrica; questi, percossi da un martelletto, producono un picco di tensione che fa scoccare la scintilla tra due elettrodi. Essendo di piccole dimensioni e non richiedendo sorgenti di energia esterna, possono essere usati per accendisigari e per impianti termici di piccola potenza. e) Gli accenditori a magnete e a batteria sono basati su principi analoghi a quelli utilizzati per l'accensione elettrica dei motori a scoppio. Sono usati in alcuni accendisigari a gas.

Industria mineraria

Nella tecnica estrattiva, si usano accenditori a filo caldo oppure costituiti da spezzoni di speciale miccia (accendino), a tempo di combustione tarato in modo che il carichino non venga sorpreso dall'esplosione di una mina mentre sta accendendo altre micce. Altro tipo di accenditore è quello a strappo, costituito da un cilindretto di cartone contenente una miscela infiammabile dal quale fuoriesce un filo seghettato: lo strappo provoca l'accensione della miscela che infiamma la miccia.

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