alfière (militaria)

sm. [sec. XVI; dallo spagnolo alférez]. Colui che porta l'insegna (bandiera, stendardo, labaro, ecc.) di un reparto militare. Nell'esercito italiano, alfiere è il sottotenente più anziano o il tenente meno anziano del reparto dotato d'insegna. Fig., chi sostiene fin dall'inizio una dottrina o un movimento con impegno e determinazione: alfiere della democrazia parlamentare. Nello sport, l'uomo più forte di una squadra, caposquadra. § I Romani chiamavano aquilifer colui che portava l'insegna principale della legione, che era appunto l'aquila. Nel Medioevo aveva titolo e grado di alfiere chi portava lo stendardo delle milizie, per la cui difesa disponeva di una scorta composta da dieci picchieri e da dieci alabardieri. Nell'età moderna alla funzione di alfiere corrispose anche un grado gerarchico, sempre inferiore a quello di capitano, nei corpi di fanteria e cavalleria. Il titolare di questo grado era sempre incaricato di portare la bandiera. Verso la metà del sec. XVIII in cavalleria scomparve il grado di alfiere e a esso si sostituì quello di “cornetta”; più a lungo durò nelle fanterie. Precedentemente alla prima guerra mondiale, il grado di alfiere, inferiore a quello di sottotenente, esisteva nell'esercito imperiale germanico. Nell'esercito austro-ungarico, gli alfieri occupavano il primo posto nella gerarchia dei sottufficiali.

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