alpéggio

sm. [sec. XX; da alpeggiare]. Periodo di conduzione del bestiame alle Alpi (tra i 1000 e 2300/2500 m di quota) nel periodo estivo. Nella zona superiore alpina l'alpeggio ha una durata di circa due mesi (fino all'8 settembre), nella zona inferiore il periodo si estende a tre mesi (sempre fino all'8 settembre); nei pascoli appenninici l'alpeggio dura dalla seconda quindicina di maggio fino agli ultimi di settembre. Il bestiame che pratica l'alpeggio (oltre un milione di capi in Italia tra ovini, caprini e bovini) trascorre generalmente l'inverno nelle stalle delle aziende agricole di pianura. L'alpeggio è una pratica valida sia sotto il profilo economico in quanto permette lo sfruttamento del pascolo, sia sotto il profilo sanitario consentendo uno sviluppo robusto e sano agli animali. § Contratto di alpeggio, contratto in uso nel Medioevo, che concedeva ai mandriani tutto il latte prodotto dal bestiame nel periodo dell'alpeggio, dietro pagamento di un canone al proprietario del bestiame. Sopravvive nel diritto vigente come affitto di un pascolo alpino per la durata di uno o più anni.

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