Definizione

sm. [sec. XIX; da ammortare2]. Estinzione graduale, mediante ripartizione in quote nel tempo, di un costo, un prestito o, in generale, un valore. Le quote vengono attribuite a diversi esercizi consecutivi in base a criteri differenziati a seconda del caso. Tali criteri possono avere carattere fiscale, tecnico, finanziario o altro. Alla fine del periodo di tempo in cui si è ripartito l'importo, il valore residuo sarà uguale a zero, ossia il costo si dirà totalmente ammortizzato.

Diritto commerciale

Ammortamento dei titoli di credito, procedura che impedisce il pagamento a terzi di un titolo di credito restituendone il diritto al legittimo possessore (tale azione è necessaria nel caso di smarrimento o sottrazione di un titolo). Le modalità sono analoghe sia per i titoli nominativi sia per quelli al portatore e tale procedura è ammessa anche per i libretti di risparmio al portatore. L'ammortamento è eseguito con denuncia e ricorso al presidente del tribunale dove il titolo è pagabile, a cui segue la pubblicazione del decreto di ammortamento e autorizzazione al pagamento sulla Gazzetta Ufficiale (la pubblicazione viene notificata al debitore principale).

Economia: ammortamento del debito pubblico

Forma di riduzione del peso del debito pubblico. Può essere finanziario o automatico. L'ammortamento finanziario consiste nel rimborso graduale dei titoli ai loro portatori ricorrendo a imposte particolari o a eventuali avanzi di bilancio o stanziando annualmente in bilancio una data somma oppure costituendo una cassa di ammortamento dotata di fondi propri per l'acquisto dei titoli sul mercato (i titoli acquistati possono essere distrutti oppure conservati utilizzando quindi gli interessi per l'acquisto di altri titoli). In Italia sono state costituite due casse di ammortamento: una nel 1926 per il debito estero di guerra e una nel 1927 (soppressa nel 1945) per il debito pubblico interno. Il cosiddetto ammortamento automatico si ha con la diffusione dei titoli del debito pubblico già emessi fra i cittadini contribuenti così che la quota di imposta dovuta per pagare gli interessi viene riscattata automaticamente con gli stessi interessi percepiti.

Economia: ammortamento dell'imposta

Fenomeno per cui il valore di un bene difficilmente trasformabile in un altro (terreni, fabbricati, valori mobiliari), fonte di reddito colpito da imposta, viene diminuito nell'esatta misura dell'imposta capitalizzata al saggio corrente di interesse. È un caso di traslazione all'indietro dell'imposta: infatti il compratore di tale tipo di beni tende a trasferire al venditore l'onere dell'imposta sul futuro reddito sottraendo dal prezzo d'acquisto la somma corrispondente all'imposta capitalizzata. L'ammortamento dell'imposta è detto anche capitalizzazione o consolidamento.

Economia aziendale

Procedimento mediante il quale il costo di un fattore produttivo a utilizzo ripetuto, materiale o immateriale, viene fatto concorrere distintamente alla formazione del reddito degli esercizi durante i quali esso ha prodotto la propria utilità. La quota di costo che viene imputata al singolo esercizio rappresenta il prezzo d'uso del bene che contabilmente prende il nome di quota di ammortamento ed è un componente negativo di reddito; essa viene determinata sulla base del costo storico di acquisizione del bene tenendo conto sia della effettiva utilità da esso mostrata nel corso del periodo di riferimento, sia della perdita del valore subita. Da un punto di vista aziendalistico si ha l'ammortamento contabile, costituito dalla semplice rilevazione scritturale della quota di ammortamento, e l'ammortamento economico, che si verifica quando i ricavi di esercizio hanno reintegrato tutti i costi, ivi comprese le quote di ammortamento. L'ammortamento contabile può essere distinto a sua volta in ammortamento in conto (o diretto), quando in contropartita della quota di ammortamento si rileva la diminuzione del valore del bene, e in ammortamento fuori conto (o indiretto), quando si procede, viceversa, ad alimentare un apposito fondo di rettifica di tale valore, che prende il nome di fondo di ammortamento. Per le imprese operanti in concessione è previsto un secondo ordine di ammortamento, l'ammortamento finanziario, per quei beni strumentali gratuitamente devolvibili all'ente concedente al termine della concessione; la quota di ammortamento finanziario rappresenta un componente negativo di reddito aggiuntivo, mentre il fondo di ammortamento finanziario viene utilizzato per il rimborso dei finanziamenti, resisi necessari per l'acquisizione di tali beni, reperiti a vario titolo dall'impresa. L'ammortamento può essere distinto anche in base alla disciplina normativa che lo regola: si parla in tal caso di ammortamento civilistico e di ammortamento fiscale; nella prima ipotesi si fa riferimento all'ammortamento disciplinato dalle norme del codice civile che correlano il calcolo della quota di deperimento (obsolescenza economica) e al consumo (logorio tecnico) del bene; nel secondo caso, si fa riferimento all'ammortamento disciplinato dalle leggi fiscali e in tal senso si distingue l'ammortamento ordinario, calcolabile in base a coefficienti fissati da apposite tabelle ministeriali, l'ammortamento anticipato, coincidente con una maggiorazione delle aliquote ordinarie pari a una volta e mezzo tali aliquote nei primi tre mesi dall'acquisto del bene, l'ammortamento rinviato, quando nei primi periodi di attività dell'impresa, in attesa del conseguimento dei primi ricavi, è possibile non operare ammortamento, l'ammortamento decelerato, quando è possibile applicare una riduzione del coefficiente ordinario fino alla metà dello stesso, a partire dalla quale le ulteriori riduzioni non possono più essere ammortizzate, nel qual caso si ha l'ammortamento perso. Infine non vanno confuse le quote di ammortamento con quelle di rinnovamento, che a esse si aggiungono, e che si calcolano in previsione del sostenimento di maggiori costi di rinnovo delle immobilizzazioni.

Matematica finanziaria: ammortamento di un prestito

Graduale estinzione di un debito mediante il pagamento di una quota, detta quota di ammortamento, comprensiva del capitale e degli interessi a scadenza prestabilita. I metodi di ammortamento consistono: nella restituzione con un unico rimborso del capitale alla scadenza e ratealmente alla fine di ogni anno per un numero determinato di anni degli interessi sull'intero valore del prestito; nel pagamento alla fine di ogni anno di una rata del prestito, sempre uguale, più gli interessidel periodo calcolati sul debito residuo; nella graduale estinzione del debito pagando alla fine di ogni periodo una rata costante comprensiva del capitale e degli interessi sul debito residuo, a rate costanti o progressivo o francese; nel pagamento del prestito capitale in un'unica soluzione alla scadenza e ratealmente degli interessi. La rata costante annuale è fissata però in modo tale da estinguere gli interessi e da permettere l'accumulo graduale, in base a un apposito tasso di ricostruzione, dell'intero debito da restituirsi alla scadenza. Nel rimborso graduale di un prestito diviso in obbligazioni, viene generalmente usato il metodo a rate costanti o progressivo o francese. L'insieme delle rate o annualità costituisce il fondo ammortamento e il metodo di rimborso ammortamento americano o a due tassi.

Matematica finanziaria: piano di ammortamento

Nella restituzione di un prestito tramite un prefissato metodo di ammortamento, prospetto che pone in evidenza per ogni scadenza i valori della quota capitale, quota interessi, rata di ammortamento, debito estinto e debito residuo. Il piano di ammortamento americano avrà al posto delle colonne relative al debito estinto e al debito residuo delle colonne in cui saranno posti in evidenza la quota di ricostituzione capitale (sempre costante), il fondo ammortamento all'inizio dell'anno e il fondo ammortamento alla fine dell'anno oltre naturalmente gli interessi sul capitale e sul fondo.

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